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Gran Sasso, trovati i corpi morti dei due alpinisti dispersi a 6 giorni dall'Sos, recuperati da elicotteri dal fondo di un canalone

Gli elicotteri del 118, decollati dall’Aquila approfittando del primo giorno di bel tempo, hanno individuato i due alpinisti grazie a una finestra climatica favorevole

27 Dicembre 2024

Gran Sasso, trovati i corpi dei due alpinisti dispersi 6 giorni dopo l'Sos, recuperati da elicotteri dal fondo di un canalone

I due alpinisti morti sul Gran Sasso, fonte: social Facebook

Dopo sei giorni di ricerche incessanti, i corpi di Luca Perazzini, 42 anni, e Cristian Gualdi, 48 anni, sono stati ritrovati questa mattina nel Vallone dell’Inferno, sul Gran Sasso, nel canalone da cui 6 giorni prima avevano lanciato l'Sos. Gli elicotteri del 118, decollati dall’Aquila approfittando del primo giorno di bel tempo, hanno individuato i due alpinisti grazie a una finestra climatica favorevole, dopo che le avverse condizioni meteo avevano reso impossibile il sorvolo nei giorni precedenti.

L’incidente e le difficoltà nei soccorsi

I due alpinisti, originari della Romagna, erano dispersi da domenica scorsa, quando una tempesta di neve li aveva sorpresi mentre scendevano dalla Direttissima del Corno Grande. Accecati dal bianco assoluto della bufera, erano precipitati nel fondo di un canalone, senza riuscire ad emergere a causa delle condizioni e della ripidità della roccia. L’ultimo loro segnale era stato un Sos lanciato proprio dal Vallone dell’Inferno.

Le operazioni di ricerca, che avevano coinvolto squadre del Soccorso Alpino, Guardia di Finanza e Carabinieri, erano state sospese più volte a causa del maltempo, con temperature notturne che scendevano fino a -16 gradi. Nonostante il rischio di valanghe e le condizioni proibitive, i soccorritori non avevano mai interrotto gli sforzi, determinati a riportare Luca e Cristian a casa.

Il ritrovamento, un finale doloroso

Questa mattina, con il cielo finalmente terso e un sole tiepido che illuminava le cime innevate di Campo Imperatore, gli elicotteri hanno potuto riprendere i voli, supportati dal dispositivo Sonar Recco, già utilizzato in casi simili. I corpi dei due alpinisti saranno ora trasferiti all’ospedale di Teramo.

La comunità montana e le famiglie dei due uomini, in apprensione da giorni, devono ora affrontare il dolore della perdita. "Non molliamo, li troveremo", avevano detto i soccorritori durante le operazioni, ma il tragico epilogo ha spezzato ogni speranza residua.

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