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Caso Corsini, dagli "insulti” a Formigli ai post “fascisti” sui social, chieste dimissioni dal Pd, aperta istruttoria dalla Rai

L’amministratore delegato della Rai ,Giampaolo Rossi ha dato mandato alle direzioni competenti di valutare eventuali elementi sotto il profilo disciplinare

26 Ottobre 2024

Caso Corsini, dagli "insulti” a Formigli ai post “fascisti” sui social, chieste dimissioni dal Pd, aperta istruttoria dalla Rai

Paolo Corsini, fonte Lapresse

In Rai è esploso il “caso Corsini” e il direttore degli approfondimenti è ormai finito al centro di una bufera. Dopo gli “insulti” a Corrado Formigli sono stati scoperti post “fascisti” sui suoi profili social. Infatti, la situazione per Corsini è peggiorata a causa dell’uscita in libreria del nuovo libro di Massimo Arcangeli, Quel braccio alzato. Storia del saluto romano, in cui nell'ultimo capitolo sono riportati i post “incriminati”.

Caso Corsini, gli "insulti” a Formigli

Il caso Corsini è scoppiato quando, qualche giorno fa, si era lasciato sfuggire ai microfoni di Piazzapulita un “insulto” rivolto al conduttore Corrado Formigli. “Voi di Piazzapulita siete… no comment”, ha affermato. Poi ha aggiunto: “Dite all’amico Formigli che si guardasse un pochino nella coscienza, va’… Infame”. Queste parole gli sono costate una convocazione dai vertici in via Mazzini e “l’irritazione” dell’amministratore delegato Rossi.

Formigli aveva poi replicato: “Io non ho il piacere di conoscere questo Corsini, ma lui mi insulta dandomi dell’infame senza che ci siamo mai incontrati, non ci siamo mai parlati nella nostra vita. Noi non lo abbiamo mai insultato”. Corsini si era poi giustificato dichiarando che la parola infame non era riferita a Formigli ma al “gradino” che stava scendendo e al suo “ginocchio malandato”.

I post "fascisti” di Corsini sui social

Nell’ultimo capitolo del libro di Massimo Arcangeli, Quel braccio alzato. Storia del saluto romano, sono stati pubblicati i post con contenuti “fascisti” pubblicati da Paolo Corsini su Facebook. “Abbasso il Natale, plutocratico e borghese! Viva la befana, popolare e fascista!” pubblicato nel 2009; “Con un proletariato riottoso, malarico, pellagroso non vi può essere un elevamento dell’economia nazionale. B.M. (Dal discorso dell’Augusteo di Roma, 9 Novembre 1921)” pubblicato nel 2011; “Putin: un grande!”  del 2013; “…con ali e fiamme e la Giovinezza va” con in allegato una foto del padre bambino nel 1938 a Tripoli pubblicato nel 2019.

Il Pd chiede le dimissioni

Il Partito democratico, attraverso Sandro Ruotolo, europarlamentare e responsabile informazione nella segreteria nazionale, ha chiesto le dimissioni di Paolo Corsini dal servizio pubblico. “Chiederemo in commissione di vigilanza Rai di sentire i vertici aziendali – ha detto Ruotolo -. Corsini per noi deve fare le valigie domani mattina, poi sarà qualcun altro a valutare se ci sono i presupposti per il licenziamento”.

Sulla stessa linea sembrerebbe essere anche il consigliere del Cda Paolo Natale. “Le competenti direzioni aziendali faranno le loro valutazioni sotto il profilo disciplinare. Ma non può essere questa oggi l’unica reazione Rai per una vicenda che, ben al di là del disappunto espresso da Rossi, è per tutto il servizio pubblico motivo di grande imbarazzo”, ha affermato. 

Aperta istruttoria dalla Rai

L’amministratore delegato della Rai, Giampaolo Rossi ha convocato il direttore degli approfondimenti per esprimergli “il proprio disappunto” sull'accaduto e per comunicargli che gli uffici competenti dovranno “valutare eventuali elementi sotto il profilo disciplinare”. Rossi ha dunque dato mandato alle direzioni competenti di valutare eventuali elementi sotto il profilo disciplinare. 

Sul punto è intervenuto Roberto Sergio: “C’è una pressione quotidiana che viene fatta, e questo comporta che in alcuni casi si possa anche non avere la tenuta giusta e la pazienza giusta — sottolinea —. Poi, lui (Corsini, ndr) ha spiegato anche che c’era un problema personale, fisico”. Per Maurizio Gasparri, “Corsini ha usato parole sbagliate delle quali certamente si scuserà”.

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