Chiara Petrolini, il 15 ottobre la decisione del Riesame sul carcere, procuratore: "I genitori in casa non bastano, non si erano accorti di nulla"

Si terrà il 15 ottobre l’udienza presso il Tribunale del Riesame di Bologna, che dovrà decidere se Chiara Petrolini, la studentessa 21enne di Scienze dell’Educazione di Traversetolo (Parma), debba essere trasferita in carcere. La giovane è attualmente agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio volontario aggravato e soppressione di cadavere, in relazione al ritrovamento di due neonati morti e sepolti nel giardino della casa di famiglia a Vignale di Traversetolo.

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Il giovane non si riesce a dare una spiegazione del gesto, anche se asserisce: "Secondo me perché l’ha fatto? Per il giudizio degli altri. Ci teneva al giudizio delle altre persone, infatti rigava dritto in tutto, non c’era mai una cosa fuori posto. Se lei li avesse voluti tenere io non mi sarei tirato indietro. Ora, su di lei, sono vuoto"

Chiara Petrolini verso la disposizione del carcere

Petrolini avrebbe nascosto le due gravidanze a tutti (fidanzato, genitori, fratelli e conoscenti), partorendo in solitudine nel maggio 2023 e nell'agosto 2024. La Procura di Parma ha fatto appello contro l’ordinanza del 19 settembre emessa dal Gip, che aveva disposto i domiciliari per la giovane con il divieto di comunicare con persone al di fuori dei familiari conviventi. Il procuratore Alfonso D’Avino ha motivato l'appello affermando che proprio i genitori sarebbero inadatti a sorvegliare la figlia, quelli che “mai di nulla si erano accorti di ciò che avveniva in casa propria”.

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Sulle forbici da cucina, indicate da Chiara Petrolini, nessuna traccia di sangue. L'autopsia per il secondo neonato presenta numerose difficoltà dato l'avanzato stato di decomposizione dei resti. Sarà difficile comprendere la vera causa del decesso

La Procura ha presentato quindi appello chiedendo che il seppellimento del secondo neonato sia classificato come soppressione di cadavere. Inoltre, per tutti i reati contestati – omicidio volontario aggravato per il neonato morto ad agosto e soppressione di cadavere per entrambi i neonati – viene richiesta la custodia cautelare in carcere. Per quanto riguarda la morte del neonato partorito a maggio 2023, non è stata richiesta alcuna misura cautelare poiché gli esami medico-legali non sono ancora stati completati.

La vicenda ha suscitato numerose reazioni, tra cui quella dell’ex fidanzato di Chiara, Samuel, che ha dichiarato di non aver mai sospettato nulla e che, anzi, “se la situazione con Chiara lo avesse richiesto li avrei tenuti tutti e due”. Parla anche la criminologa di riconosciuta esperienza Roberta Bruzzone, che ha analizzato il caso e definito la giovane "lucida e cattiva" e manipolatrice.