Genova, stupro di gruppo sulla nave da crociera, la procura chiede il processo per tre studenti francesi

Le prove dello stupro di gruppo, insiste la Procura, sono «evidenti. E per questo i tre studenti francesi arrestati tre mesi fa con l’accusa d’aver violentato una diciottenne su una nave da crociera in navigazione al largo di Genova, potrebbero essere processati con iter immediato. Nel giorni scorsi la giudice Luisa Camposaragna ha accolto la richiesta del pm Federico Panichi, fissando la prima udienza a novembre. I difensori hanno 15 giorni per chiedere riti alternativi e gli addebiti sono mossi a tre diciannovenni: Stephane Feuilleret, Charly Karl e Damien Dauteuille La Font. I primi due si trovano detenuti nel penitenziario di Pontedecimo, il terzo nel frattempo è uscito. E' in corso un’indagine parallela, per calunnia, a carico della giovane, dovuta dalla denuncia di, Feuilleret. Il quale sostiene d’aver avuto prima un rapporto consenziente con la studentessa e d’essere stato accusato ingiustamente. Il pubblico ministero, lo stesso che ha chiesto il processo accelerato per violenza di gruppo, ha di recente stralciato questo fascicolo e nelle prossime settimane deciderà se archiviarlo o meno.

I primi accertamenti erano stati compiuti dalla polizia di frontiera. Gli agenti avevano a lungo interrogato la vittima, che era stata visitata al pronto soccorso dell’ospedale San Martino. E il suo racconto era subito parso lineare, preciso, in buona parte confermato dalle immagini delle tante telecamere di bordo che gli investigatori hanno analizzato e sequestrato. Nei video si vede la giovane entrare nella cabina dei due francesi e uscirne fuggendo, La studentessa aveva conosciuto due ragazzi francesi che viaggiano come turisti sulla Msc Seaside, partita da Marsiglia. Era stata attirata nella cabina di questi con la scusa di trascorrere una serata a base di alcol e divertimento. E però quando si era trovata all’interno della stanza, lo ribadirà più volte alle forze dell’ordine, era stata costretta a bere e a subire ripetuti rapporti sessuali, contro la sua volontà. Prima da un solo ragazzo (Feuilleret, che invece descrive l’incontro come consensuale), quindi dagli altri: La Font potrebbe non aver partecipato direttamente, ma si è a lungo trattenuto secondo gli investigatori. Un quarto giovane, minorenne, risulta presente per breve tempo, per lui gli addebiti sono molto più sfumati e non c’entra nulla con il processo immediato.

La giovane era riuscita a scappare e a denunciare tutto. Il comandante aveva fermato la navigazione tra la Costa Azzurra e Civitavecchia, aveva fatto rotta verso il capoluogo ligure e in porto contattato la polizia. Gli agenti erano saliti a bordo e tre passeggeri erano stati arrestati, il minorenne indagato a piede libero. L’accusa per tutti è pensatissima, violenza sessuale di gruppo.