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Roberto Herlitzka, morto a Roma l’attore pluripremiato che recitò Aldo Moro in "Buongiorno, notte" di Bellocchio, aveva 86 anni

Lo conferma la sua agenzia di rappresentanza Nce. L’attore, che vantava una lunga carriera teatrale e di cinema d’autore, da qualche mese aveva perso l'adorata moglie Chiara

31 Luglio 2024

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Roberto Herlitzka sul Red Carpet della Tredicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, 2018

È morto a Roma a 86 anni, Roberto Herlitzka, attore di cinema e teatro celebre per la sua interpretazione di Aldo Moro nel film "Buongiorno, notte" di Marco Bellocchio. A darne notizia sui social, Nce Italiana Agenzia Artisti S.r.l. (agenzia di rappresentanza artisti del cinema, teatro e televisione): "Ciao Roberto! Stai raggiungendo la tua amata Chiara [la morglie nrd] e noi non ti dimenticheremo mai, abbiamo avuto l'onore ed il piacere di rappresentare un gigante dello spettacolo ed una persona unica, gentile, e immensa e non avremmo mai voluto dare questa notizia, è un dolore troppo grande. Fai buon viaggio", si legge in un post diffuso dalla pagina dell’agenzia sulla piattaforma social Instagram. L’attore si è spento nella sua casa di Roma, quasi a due mesi di distanza dalla dipartita della moglie Chiara Cajoli, scomparsa lo scorso 2 giugno.

La vita e le origini

Nato a Torino il 2 ottobre 1937 da una famiglia di origini ebreo-cecoslovacche, da Bruno Herlitzka, ceco di Brno emigrato con la propria famiglia, e da Micaela Berruti, traduttrice, italiana di religione cattolica, non pensò mai di cambiare il suo cognome e spiegava così le sue motivazioni: "Herlitzka è un cognome complicato, viene da Brno, dove mio padre era nato, ma non ho mai pensato di cambiarlo: con quella kappa mi ricorda Kafka". I genitori si separarono presto tramite la Sacra Rota, e suo padre, dopo aver sposato la pittrice Giorgina Lattes, nel gennaio 1939 emigrò in Argentina per sfuggire alle leggi razziali, alle quali sfuggono anche lui e il fratello ottenendo temporaneamente il cognome della madre, Berruti. Successivamente iniziò gli studi di teatro presso l'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico e negli anni immediatamente seguenti al secondo dopoguerra, prese parte ad alcuni spettacoli teatrali che lo resero uno degli interpreti più validi della scena teatrale italiana in poco tempo, dando voce ai grandi testi della drammaturgia moderna e contemporanea. Negli Anni 70, per la prima volta approda anche in televisione, ma soprattutto si assiste al suo debutto cinematografico: fece il suo esordio grazie alla regista Lina Wertmüller, alla quale lo legava un profondo legame d’amicizia e che lo sceglie per il suo "Film d'amore e d'anarchia ovvero: stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…", recitando accanto a Giancarlo Giannini, Mariangela Melato, Anna Bonaiuto, Eros Pagni, Elena Fiore e Giuliana Calandra. In quegli anni prese parte anche ad altri film della regista, con la quale si instaurerà un sodalizio professionale duraturo, oltre che d’amicizia.

Un artista pluripremiato

Herlitzka, quindi, diviene uno dei principali attori del cinema italiano. Superati i cinquanta titoli, è stato diretto da grandi registi come Emidio Greco (L'invenzione di Morel, 1974), Giuliano Montaldo (Gli occhiali d'oro,1987), Luigi Magni (In nome del popolo sovrano, 1990) e come per la Wertmuller, con Marco Bellocchio nacque una profonda stima. Nel 1994, infatti, il regista piacentino lo diresse nel "Il sogno della farfalla" e nel 2004 vinse il Davide di Donatello come migliore attore non protagonista e il Nastro d'argento come miglior attore, con il film "Buongiorno Notte", in cui prestava corpo e voce ad Aldo Moro. Con lui tornerà a lavorare anche nel 2015 con "Sangue del mio sangue" e "Fai bei sogni", nel 2016. Tanti i riconoscimenti che ha avuto nel corso della sua carriera, non soltanto in ambito teatrale, ma anche cinematografico, come il Nastro d'argento speciale alla carriera, ricevuto nel 2013. Nel 2012 recita nel film "Il rosso e il blu" di Giuseppe Piccioni e l'anno dopo recita anche per Paolo Sorrentino ne "La grande bellezza", ricoprendo l'iconico ruolo del cardinale, per poi ritornare ad essere diretto dal regista napoletano in "Loro" nel 2018. Herlitzka viene poi diretto anche da Paolo Virzì in "Notti magiche" del 2018. Più recenti i titoli "Lontano lontano" di Gianni Di Gregorio del 2019, "Il bambino nascosto" di Roberto Andò del 2021 e, infine, ha prestato la sua voce per il film di Paolo Taviani, "Leonora addio". Gli appassionati di serie televisive, poi, lo ricorderanno nel ruolo di Orlando Serpentieri in "Boris", una delle serie italiane più iconiche e amate per il ritratto parodistico offerto del mondo delle fiction in Italia; al fianco di Francesco Pannofino, Pietro Sermonti, Carolina Crescentini e tanti altri. All'inizio della sua carriera, d'altronde, era stato protagonista di tanti sceneggiati televisivi di grande successo, tra i più noti quello del 1982 in "La Certosa di Parma".

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