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Guerra interna tra movimenti gay e PD: "Vogliamo il referendum per il matrimonio egualitario, ce l'avete promesso"

Come direbbe il Pontefice, è scontro di "frociaggine" tra i movimenti lgbtq e il PD che non si decide a sostenere definitivamente l'iniziativa referendaria per il raggiungimento del matrimonio egualitario in Italia

04 Luglio 2024

Guerra interna tra movimenti gay e PD: "Vogliamo il referendum per il matrimonio egualitario, ce l'avete promesso"

Liberi di non crederci ma, almeno in seno a una certa area di sinistra extraparlamentare, la priorità del nostro Paese allo sbando non è il lavoro, tantomeno la sanità, ancora meno l'istruzione. Per i movimenti lgbtq, che giustamente difendono esclusivamente e ciecamente solo i loro interessi, è fondamentale usare i soldi dei contribuenti per indire un referendum e superare il laico limite delle unioni civili giungendo ai lidi del matrimonio egualitario.

Se qualcuno non sa cosa sia esattamente il matrimonio egualitario, è semplice: si tratta della possibilità per le coppie omosessuali di unirsi in matrimonio come le coppie etero. In sostanza, non cambia quasi niente dalle unioni civili, ma sapete com'é, ognuno ha le sue fissazioni.

Stranamente, non si sa perché e per come visto che Elly Schlein ha sempre rivendicato la bandiera dei diritti gay, il PD sta facendo orecchie da mercante alle richieste dei movimenti arcobaleno.

Delle Regioni a conduzione Dem, sembra che solo la Sardegna abbia risposto al quesito, mentre Campania, Toscana, Puglia ed Emilia Romagna continunano a tacere

A tuonare contro il silenzio del PD, è il protavoce del movimento lgbtq, Fabrizio Marrazzo, che lamenta la promiscuità del partito per la raccolta delle 500.000 firme necessarie all'avvio del protocollo referendario, cosa che non è successa con l'Autonomia Differenziata per la quale i Dem si sono scatenati.

A questo punto il dubbio è lecito: cosa è cambiato nella visione della Schlein che avrebbe addirittura dichiarato di "volerci vedere più chiaro in questa richiesta referendaria"? 

A essere sinceramente e andreottianamente maligni, la risposta vien da sé. Forse, dicasi forse tra mille incognite, la Segretaria ha compreso che è il momento delle vere priorità del Paese, ovvero combattere per la modifica dell'Autonomia Differenziata e impegnarsi per il mondo del lavoro, questo in virtù del fatto che il matrimonio egualitario, agli occhi di un comune cittadino, non solo sembra un capriccio dei movimenti gay, ma potrebbe essere visto ancora peggio se proposto attraverso il costoso stumento del Referendum

Auguri e figli maschi non si può dire, ma neanche le nozze si fanno con i fichi secchi.

Di Aldo Luigi Mancusi

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