02 Luglio 2024
Tomba di Vittorio Emanuele di Savoia
"Le spoglie di Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, duca di Savoia e principe di Napoli, sono state oggi tumulate - in forma strettamente privata - all'interno della cripta reale della basilica di Superga a Torino, alla presenza di Sua Altezza Reale Emanuele Filiberto, duca di Savoia, principe di Piemonte e principe di Venezia. Prossimamente, presso la medesima basilica e in data che sarà preventivamente comunicata - viene annunciato -, sarà organizzata una celebrazione di suffragio". "Sua Altezza Reale il principe Emanuele Filiberto ringrazia nuovamente, accanto alle istituzioni che hanno reso possibile il rispetto delle ultime volontà del compianto principe circa la propria sepoltura secondo la tradizione di Casa Savoia, quanti, in questi mesi, hanno partecipato al dolore e al lutto della famiglia reale, con particolare riconoscenza ai tanti Italiani - e, tra questi, ai molti torinesi - che hanno manifestato il proprio cordoglio". Questo il testo del comunicato ufficiale diffuso da Emanuele Filiberto in occasione della tumulazione delle spoglie del padre Vittorio Emanuele lunedì 1 luglio nella Basilica di Superga di Torino, da sempre considerata il “Pantheon” dei re Savoia prima dell’unità d’Italia. Sono infatti sepolti qui molti sovrani sabaudi, tra cui Carlo Alberto, forse il più noto dei re Savoia, promulgatore dello statuto albertino emanato il 4 marzo 1848 e che divenne, il 17 marzo 1861, con la proclamazione del Regno d'Italia, la Carta fondamentale dell'Italia unita. Ma le volontà di Vittorio Emanuele di Savoia, di essere sepolto nella basilica torinese, hanno dovuto subire un lungo iter burocratico che è terminato con l’esclusione, da parte delle autorità preposte, della Sala dei Re, dove si trova il sarcofago di Carlo Alberto, richiesta dalla famiglia. Laconica la dichiarazione di Ugo D'Atri, presidente delle Guardie d’onore alle reali tombe del Pantheon di Roma, istituto sotto la vigilanza del Ministero delle Difesa: «Non trova pace nemmeno da morto».
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