12 Giugno 2024
Papa Francesco, fonte: LaPresse
La storia del cinema è piena di riferimenti alle interminabili omelie dei preti. Da Vittorio De Sica a Verdone gli esempi sono moltissimi.
Diciamo, però, che il problema delle famose "prediche" non è la durata, ma la qualità. Troppo spesso il parroco di turno, oltre a parlare un linguaggio che si contorce su sé stesso, si lascia andare in iperbole che abbracciano tutto lo scibile, includendo problemi della comunità locale eccetera, ma della Parola di Dio non c'é traccia.
Non parliamo poi dei matrimoni, eventi resi un incubo nella fantasia dei più per le omelie sopra i 45 minuti: puro terrore.
Il Papa, che nel suo lavoro di ringiovanimento della Chiesa non dimentica nessun dettaglio, al netto della giusta battaglia contro la frocitudine, in una riunione con i Vescovi ha invitato i sacerdoti a non superare la soglia degli 8 minuti di predica e a usare parole e concetti semplici, perché "a volte non si capisce di cosa parlino".
Che dire? Forse, tra mille virgolette, Ciccio ha imboccato la strada giusta.
Di Aldo Luigi Mancusi
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