12 Maggio 2024
Napoli è la città che ha le tariffe assicurative RC auto e moto più alte d'Italia. Un problema a cui molti cittadini partenopei avevano deciso di ovviare con targhe straniere. Estero vestizione si chiama, ovvero si mette a un veicolo italiano una targa straniera. Con questo metodo si sfugge alla legge perché non si sa la data certa del contratto. Un fenomeno che è stato contrastato con l'introduzione di nuove leggi: ora, infatti, un veicolo con targa estera non può circolare per più di un anno su suolo italiano. Di recente, però, sotto il Vesuvio sono tornate a circolare numerose targhe straniere, soprattutto polacche: numerosi residenti sono riusciti a trovare un escamotage con cui aggirare i vincoli normativi. Alcune aziende campane, infatti, hanno creato delle società di leasing estere che rottamano l'auto in Italia e, dopo dieci giorni, consegnano targa e libretto provenienti da un altro Paese. In questo modo, l'utente che ne fa richiesta non paga le tasse, l'assicurazione, il bollo, la revisione e, spesso, anche le contravvenzione. Per chi decide di ricorrere a questo stratagemma non c'è possibilità di controllare se la revisione sia stata effettivamente fatta. È un imbroglio che si fa contro i nostri interessi nazionali. In caso di sinistro con una di queste auto avente targa straniera «non c'è alcuna garanzia di risarcimento, perché la legge non consente il controllo della Rc auto, com'è previsto per i veicoli italiani, perché è un veicolo contro legge», spiega il presidente di Aci Napoli. In questi casi, infatti, le forze dell'ordine non possono sapere se quel determinato veicolo sia assicurato o meno a causa di una mancata comunicazione con i sistemi europei.
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