Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Genova, Luca Delfino aggredito da un altro paziente della Rems, il personale riesce a evitare lo scontro

Momenti di tensione ieri sera nella struttura che ospita l'uomo condannato per l'omicidio della sua ex fidanzata. I responsabili: "C'è stato solo un alterco"

25 Marzo 2024

Genova, Luca Delfino aggredito da un altro paziente della Rems, il personale riesce a evitare lo scontro

Attimi di paura ieri sera nella Rems Villa Caterina di Genova. Uno dei pazienti ha tentato di aggredire chi si trovava davanti a lui. Anche Luca Delfino, il quarantaseienne di Serra Riccò condannato a 16 anni e 8 mesi (pena ridotta per il rito abbreviato e il vizio di mente) per aver ucciso con quaranta coltellate, in strada a Sanremo, Antonella Multari, nel 2007.
I due non sono entrati in contatto, si sono sfiorati e tra loro c’è stato un violento scontro verbale. Fino a che il paziente che stava causando lo scompiglio non è stato bloccato e portato in ospedale al Galliera con l’aiuto dei carabinieri della compagnia di Arenzano, chiamati dal personale della Rems.
Il direttore della struttura che si trova sulle alture di Pra’, lo psichiatra Paolo Rossi, racconta cosa è successo: «Un paziente ha creato qualche problema, ma non se l’è presa soltanto con Delfino ma anche con altri ospiti e con il personale. Per fortuna nessuno si è fatto male. Posso garantire che soprattutto con Delfino c’è stato un semplice alterco».
Sono stati comunque momenti concitati, che si sono risolti con l’arrivo dei carabinieri: «Il paziente che ha provocato il problema resterà in ospedale. Per noi la vicenda si è conclusa così», chiosa il direttore. I carabinieri valuteranno nelle prossime ore se occorrerà approfondire la vicenda, sentendo chi era in servizio ieri sera, oppure no.
Delfino si trova nella struttura genovese dallo scorso luglio, come disposto dalla sentenza che, oltre al periodo in carcere che l’ex barman ha già scontato, prevede sette anni e mezzo di ospedale psichiatrico giudiziario, rinnovabili laddove fosse ritenuto ancora pericoloso, come l’hanno definito gli specialisti. Sono quasi otto mesi che alloggia in una stanza singola, ascoltando musica da una radiolina che si è portato dietro, insieme alle sue cose (anche un piccolo frigorifero), dal carcere della Spezia dov’era detenuto. L’arrivo dell’assassino di Antonella Multari sembrava aver trasformato la struttura, che proprio una decina di giorni prima del clamore mediatico nato dalla notizia del suo imminente trasferimento a Villa Caterina era stata protagonista della rocambolesca evasione di un paziente. Erano state rafforzate le misure di sicurezza, innalzando le reti di protezione e installando un cancello più robusto

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x