04 Marzo 2024
Papa Francesco (fonte foto Lapresse)
Un documento segreto firmato da un cardinale (rimasto anonimo) avvicina un nuovo conclave? Le possibilità che questo accada sono piuttosto alte. L'età avanzata e la salute sempre più precaria di Papa Francesco hanno portato tanti cardinali a riflettere sulla possibile elezione di un nuovo Papa. Nel testo, pubblicato in esclusiva da La Nuova Bussola Quotidiana, inoltre, il giudizio di questi ultimi anni è decisamente negativo, per tanto, per utilizzare una metafora calcistica, il malcontento all'interno del Vaticano può far pensare ad un "cambio in panchina".
Il documento firmato da un cardinale anonimo contiene un giudizio negativo di questi ultimi 11 anni ed un identikit del successore di Bergoglio. "Il compito del prossimo pontificato dovrà quindi essere quello di recuperare e ristabilire le verità che sono state lentamente oscurate o perdute tra molti cristiani", si legge nel testo. Le parole sono di un cardinale che ha deciso di rimanere anonimo e che ha scelto lo pseudonimo di Demos II, in omaggio ad un documento analogo, pubblicato nel marzo del 2022 dal vaticanista Sandro Magister sul suo blog, firmato Demos e dietro al quale si celava il cardinale australiano George Pell. Nelle priorità del nuovo Papa, Demos II scrive: "Il Papa è il successore di Pietro e il garante dell'unità della Chiesa. Ma non è un autocrate. Non può cambiare la dottrina della Chiesa e non deve inventare o alterare la disciplina della Chiesa in modo arbitrario. Governa la Chiesa collegialmente con i suoi fratelli vescovi nelle diocesi locali. E lo fa sempre in fedele continuità con la Parola di Dio e l'insegnamento della Chiesa".
Le indicazione per il nuovo Papa partono quasi tutte da critiche a quello attuale, e quindi Papa Francesco. Demos II ha sostenuto che "l'ambiguità non è né evangelica né accogliente. Al contrario, alimenta il dubbio e le pulsioni scismatiche" e poi ci ha tenuto a precisare che "le questioni dottrinali non sono fardelli imposti da insensibili 'dottori della legge'". Il cardinale ha poi aggiunto che "tra i segni dell'attuale pontificato ci sono l'eccessivo affidamento al motu proprio come strumento di governo e una generale noncuranza e avversione per i dettagli canonici". Un'altra necessità indicata è la riduzione dei viaggi apostolici in giro per il mondo: "Il Vaticano stesso ha urgente bisogno di un rinnovamento della morale, di una pulizia delle istituzioni, delle procedure e del personale e di una riforma profonda delle finanze per prepararsi a un futuro più impegnativo. Non si tratta di cose da poco. Richiedono la presenza, l'attenzione diretta e l'impegno personale di qualsiasi nuovo Papa".
Demos II ha lasciato infine un giudizio sugli 11 anni di Papa Francesco. Per il cardinale anonimo, "l'attuale pontificato ha posto l'accento sulla diversificazione del collegio Cardinalizio, ma non è riuscito a riunire i cardinali in concistori regolari volti a promuovere una genuina collegialità e fiducia tra i fratelli quindi molti degli elettori che voteranno nel prossimo conclave non si conosceranno veramente, e quindi potrebbero essere più vulnerabili alle manipolazioni". Il documento ha evidenziato la contraddizione esistente tra la "forte dipendenza dell'attuale pontificato dalla Compagnia di Gesù, la recente problematica opera del cardinale Fernandez al Dicastero per la Dottrina della Fede e l'emergere di una piccola oligarchia di confidenti con un'influenza eccessiva all'interno del Vaticano con le pretese di decentramento sinodale". Il cardinale ha poi parlato del suo anonimato. "La risposta dovrebbe essere ovvia per chiunque conosca l'attuale ambiente romano ed è da rintracciare nel fatto che la franchezza non è ben accetta e le sue conseguenze possono essere spiacevoli".
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