14 Febbraio 2024
Fonte foto: Imagoeconomica.it
La Guardia di Finanza ha trovato decine di opere d'arte di assoluto valore in uno degli appartamenti dove vengono custoditi i patrimoni della famiglia Agnelli-Elkann. Stando a quanto riferito, i quadri non erano esposti, bensì chiusi a chiave e custoditi in alcuni "luoghi" sicuri. Il ritrovamento rientra nella ricognizione portata avanti dalla Procura di Torino nel corso delle acquisizioni dell'inchiesta per presunta frode fiscale.
Le decine di opere d'arte ritrovate dalla Guardia di Finanza potrebbero rientrare nella denuncia portata avanti da Margherita Agnelli, che aveva parlato di una sparizione di 13 dipinti, di cui a suo dire si sarebbe persa traccia dopo la morte della madre. Stando alle parole della figlia di Gianni Agnelli, da Villa Frescot mancherebbe un Claude Monet, conservato nella sala da pranzo. Dall’attico davanti al Quirinale, che fu la dimora romana di Gianni Agnelli, vengono segnalate altre 12 tele mancanti, di autori del calibro di Balthus, Balla, Gérome, De Chirico e sei pannelli di Robert Indiana. Se i pm torinesi dovessero trovare qualcosa di interessante, potrebbe esserci un punto di incontro con l'inchiesta portata avanti da Milano.
John Elkann, Gianluca Ferrero e Robert Von Gruenigen sono le tre persone iscritte nel registro degli indagati della procura di Torino nel fascicolo sulle fiduciarie del gruppo controllato dalla famiglia Agnelli, una vicenda legata indirettamente alla querelle relativa all'eredità familiare. Nella giornata di giovedì c'è stato un sequestro nell'ambito di un nuovo fascicolo d'indagine con l'ipotesi di evasione fiscale, nello studio del commercialista e presidente della Juventus Gianluca Ferrero. Oltre a lui e al presidente di Stellantis, nel registro degli indagati c'è anche il notaio svizzero Robert Von Gruenigen. L'esposto è stato presentato dalla figlia dell'Avvocato, Margherita. Negli anni ha promosso diverse azioni legali e denunce contro i suoi figli, convinta dell'esistenza di conti esteri in paradisi fiscali sui cui transita ancora l'eredità di Gianni.
Nel mirino della procura ci sono in totale 8,2 milioni di euro. L'inchiesta, che vede coinvolti John Elkann, presidente di Stellantis, Gianluca Ferrero, commercialista e presidente della Juventus, e il notaio svizzero Robert Von Gruenigen, contesta ai tre indagati presunte condotte illecite relative agli anni 2018 e 2019 e legate alla "rendita vitalizia" che Margherita versava alla mamma, Marella Caracciolo. Si tratta di circa 8 milioni fino al 2018 e 244 mila euro per il 2019 (per un totale di 8,2 milioni di euro). Margherita denuncerebbe il fatto che la madre avrebbe dovuto pagare in Italia le tasse su quei soldi che lei bonificava ogni mese sulla base degli accordi ereditari del 2004.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia