30 Novembre 2023
Fonte: fotoeffetti.com
Il direttore editoriale di Libero Vittorio Feltri è stato intervistato dal Giornale d'Italia riguardo il caso Cervinia. Una frazione del comune di Valtournenchein in Valle d'Aosta che potrebbe cambiare nome in Le Breuil. Il motivo? Il nome originale è "fascista", ed appartiene ad un'epoca passata. Su questo, il direttore non si fa problemi a ricordare che "il fascismo è stato un periodo della nostra vita, inutile rinnegarlo".
Cervinia cambia nome in Le Breuil perché è "nome fascista"? Ecco cosa ne pensa Vittorio Feltri: "Mi sembra una sciocchezza. Se è fascista chi se ne frega. Il fascismo è stato un periodo della nostra vita, inutile rinnegarlo. Almeno sul piano lessicale, perché la lingua si evolve con la società e rifiutare il linguaggio secondo me è un'impresa velleitaria. È come il politicamente corretto che vuole fare la guerra al dizionario italiano. Invece l'italiano è un famoso volgare che deriva dal latino. Un latino storpiato, usato dal popolo e poi abbiamo scelto questo tipo di linguaggio che si è evoluto nel corso dei secoli. Dobbiamo cambiarlo perché dobbiamo chiamare genitore 1 e genitore 2 il papà e la mamma? A me sembra tutto ridicolo", sostiene.
E poi: "Non capisco qual è l'esigenza che induce a cambiare nome, sarebbe come chiamare Bergamo Orobia. Bergamo non mi sembra brutto, deriva dal tedesco Berg Heim, ai piedi del mondo. Non si può cambiare tradizioni così. La trovo un'operazione stupida. Non so se è nei poteri di Meloni, ma se fosse dovrebbe intervenire. Il revisionismo storico è surreale, non ha un senso. Qual è lo scopo e l'obiettivo? Io ho sempre sentito dire andiamo a Cervinia...".
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