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Milano, Fantozzi trova la tessera di Atm: “Pina! Era nel basco! Ho fatto il bonifico, prendo il tram”. E lì, il megacontrollore: “Non è attiva, vadi all’Atm point”

Il ragioniere, entusiasta di aver ritrovato la card e sicuro per il bonifico effettuato, sale subito sul tram, ma l’obliteratrice si illumina di rosso e il megacontrollore galattico lo gela: “Fantocci, non è stata attivata”

20 Ottobre 2023

Milano, Fantozzi trova la tessera di Atm: “Pina! Era nel basco! Ho fatto il bonifico, prendo il tram”.  E lì, il megacontrollore: “Non è attiva, vadi all’Atm point”

Fonte: Rolling Stone

Fantozzi cerca il basco di lana nel vecchio armadio di legno scuro. Il surriscaldamento globale è finito e inizia a fare freddo. Il ragioniere è solito dormire col pigiama di lana intero stile trincea di El Alamein, la sciarpa al collo, le calze di flanella e l’immancabile basco. Che però non trova. Così fruga tra tarli e vestiti avvolti nel cellophane. C’è odore di nafta. A un certo punto, mentre controlla nella tasca di una giacca di feltro, sente qualcosa di plastificato. “Pina! L’ho trovata!”. “Cosa, Ugo?”. “La tessera di Atm! Finalmente posso prendere il tram!”.

Il megacontollore galattico controlla la tessera: “Me la dii”

Fantozzi l’aveva smarrita e senza card non poteva rinnovare l’abbonamento all’azienda che gestisce il trasporto pubblico di Milano. Direte: avrebbero potuto attivarlo sul telefono. Sì, se il sistema di Atm non fosse rimasto all’epoca di Carlo Magno. Fatto sta che ora, come accade spesso, mentre cercava un’altra cosa Fantozzi l’ha ritrovata.
Entusiasta, con la sua tessera in tasca, il ragioniere sale sul tram. È sereno e tranquillo: ha già fatto il bonifico per il rinnovo dell’abbonamento (ma in realtà si è dimenticato che il pagamento va collegato alla tessera stessa). Va verso l’obliteratrice, si mette in coda perché si è bloccata, il tram parte. E quando arriva il turno di Fantozzi, al momento di timbrare la tessera, l’obliteratrice emette uno strano suono e si illumina di rosso. “Sarà ancora guasta”, pensa Fantozzi. Nel frattempo, dietro di lui, è salita un’orda di megacontrollori galattici che iniziano a chiedere il biglietto. Uno di loro va verso Fantozzi e gli chiede come mai la tessera non funzioni. “Me la dii”. Il megacontrollore galattico la prende, la controlla, e gli dice che non è stata caricata. “Scusi, eccellenza, ho fatto il bonifico per il rinnovo dell’abbonamento”.

Fantozzi, graziato dalla multa, tornerò da Atm appena potrà

Fantozzi, tra sudorazione e vertigini, con gli altri passeggeri che lo guardano come fosse un ladro, recupera la mail inviata all’ufficio centrale di Atm. “Guardi, eminenza”. Il megacontrollore galattico legge la mail in cui risulta che la tessera è stata pagata alla fine di settembre. Poi chiama un collega e la leggono insieme. “Fantocci, lei ha pagato, sì, ma la tessera non risulta attiva. Vadi subito in ufficio all'Atm point del Duomo per capire qual è il problema”. Fantozzi viene graziato dalla multa. “Molto umani”.
Il ragioniere si fionda negli uffici, ma sono le 13,30 e data l’ora non trova i referenti (sempre cortesi e disponibili). Fantozzi ha un altro appuntamento: il geometra Filini lo sta aspettando in ufficio con una tonnellata di pratiche urgenti da sbrigare. Tornerà da Atm appena potrà. Nel frattempo, con la tessera non attiva, continuerà ad andare a piedi o in bicicletta con Calboni o a pagare il biglietto (sempre che anche con quello non ci siano sorprese).

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