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Matteo Bassetti, “Pinocchi in camice”, il libro accusa contro i medici “no vax” e per la censura su internet: da infettivologo a scrittore

Le neonata carriera da scrittore di Matteo Bassetti inizia con un libro in cui critica i medici "no vax" e chiede di censurare dalla rete tutte le notizie non a supporto del vaccino Covid

25 Settembre 2023

Matteo Bassetti, “Pinocchi in camice”, il libro accusa contro i medici “no vax” e per la censura su internet: da infettivologo a scrittore

foto @Il Giornale d'Italia

Dalle ospitate in TV, alla passerella a Venezia, alla pubblicità per un’agenzia immobiliare, fino alla scrittura. La carriera poliedrica dell’infettivologo Matteo Bassetti sembra non arrestarsi ed ecco che adesso si improvvisa scrittore, con un libro dal titolo banalmente ironico: “Pinocchi in camice” con il quale accusa i medici “no vax” e chiede la censura di internet per quanto riguarda informazioni (spesso supportate da studi scientifici) non in linea con il suo pensiero da superfan del vaccino Covid.

Matteo Bassetti, “Pinocchi in camice”, dito puntato contro quella che lui chiama “disinformazione”

Il libro scritto dal primario del San Martino di Genova, Matteo Bassetti, sembra affrontare la questione di quella che lui chiama “disinformazione” legata al Covid e all'ambito medico. Il titolo del libro suggerisce che i "Pinocchi sono coloro che diffondono o credono a informazioni false o fuorvianti su questioni mediche, inclusi medici, pseudo-medici, farmacisti, infermieri” e pazienti che si affidano a diagnosi e terapie non supportate dalla scienza, come ad esempio i beveroni miracolosi per dimagrire.

Bassetti critica il fatto che troppe persone si affidino a fonti non verificate su Internet per ottenere diagnosi e consigli medici, sottolineando che la rete può avere un effetto devastante, soprattutto su persone anziane e con una bassa istruzione.

Nel libro traccia anche il tema della resistenza alla scienza nel contesto della pandemia da Covid-19. Bassetti sembra sostenere che anche quando una posizione scientificamente supportata non è popolare, è importante sostenerla comunque, affermando che la scienza è diversa dalla politica in questo senso.

La censura di internet e la “regolamentazione della rete”

Con il suo libro, Matteo Bassetti suggerisce la necessità di una regolamentazione più efficace della rete: “Se digitiamo la parola vaccini non viene fuori l’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, o il ministero della Salute, ma dieci siti di associazioni no vax. Perché sono più cliccati e l’algoritmo di Google li porta su. È assurdo, così devastiamo le professioni, in particolare quella medica”.

Il parere di altri medici sul vaccino Covid

Bassetti ignora però che non è solo questione di algoritmo o siti che lui definisce “No vax”, bensì ignora una schiera di medici e infermieri e altri studiosi in campo medico e sanitario che si sono sempre opposti alla vaccinazione anti Covid, supportati da ricerche e studi scientifici che li hanno portati ad esprimere le proprie perplessità sulla vaccinazione di massa. D’altronde, è stato proprio lo stesso Bassetti a dire di recente in una intervista che sua moglie e sua figlia non faranno il nuovo vaccino e che è un errore estendere la vaccinazione a tutta la popolazione come fatto in passato.

 

 

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