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A Genova arrivano una ventina di migranti, ecco la prima tendopoli. Polemiche da destra e da sinistra

All'ombra della Lanterna sono attese da Lampedusa oltre duecento persone. Il prefetto tenta di smorzare i toni, ma i municipi alzano la voce

19 Settembre 2023

A Genova arrivano una ventina di migranti, ecco la prima tendopoli. Polemiche da destra e da sinistra

Una delle dieci tende gestite dalla Croce Bianca a Voltri

Sono arrivati nella notte a Genova, dopo un lungo viaggio in pullman, i primi migranti provenienti da Lampedusa: saranno ospiti della tendopoli di Voltri, estremo ponente cittadino, in via Don Giovanni Verità. Sono tutti uomini adulti, una ventina, non ci sono donne e neppure bambini. Ma il numero è destinato a salire (almeno a sessanta) nelle prossime ore. La maggior parte dei migranti arrivati nel capoluogo ligure proviene da Burkina Faso, Niger e Mali. Il centro, composto da dieci tende da dieci posti e gestito dalla Croce Bianca, si trova in un’area recintata a pochi passi da due capannoni di proprietà del demanio marittimo, dove alcuni anni fa operavano gli ex cantieri navali Costaguta. La zona, oggi dismessa, sorge tra la stazione, la spiaggia e la strada di ingresso al porto.

Il municipio Ponente contesta la soluzione: "Non ci hanno interpellati"

Un luogo abbastanza isolato dall’abitato, ma questo non ha impedito l’accendersi delle polemiche. Anche se la promessa delle istituzioni è che i migranti nelle tende resteranno il tempo necessario a trovare posto in centri di accoglienza veri e propri, critiche alla scelta adottata arrivano  sia da destra sia da sinistra, mentre il Municipio Ponente, guidato dal centrodestra, ha rivelato di "non essere stato consultato e nemmeno adeguatamente informato sul centro di accoglienza migranti che la Prefettura, in collaborazione con il Comune di Genova, ha stabilito di collocare a Voltri, a pochi metri dalle case e in prossimità di un campo sportivo, nelle vicinanze di una strada di accesso al bacino portuale di Pra’". Il presidente Guido Barbazza, e la giunta municipale in una nota hanno preso le distanze dall’amministrazione comunale: "Abbiamo inviato comunicazione all'assessore alla Sicurezza Sergio Gambino, richiedendo opportuni chiarimenti, sia sul criterio utilizzato per la selezione del sito, sia sulle modalità di coinvolgimento nella scelta delle istituzioni locali. Fino a che tali chiarimenti non saranno fatti pervenire al municipio, e saranno date opportune rassicurazioni in merito alla durata temporanea del sito e alle sue modalità di sorveglianza, faremo nostre le obiezioni e le preoccupazioni dei cittadini, nonché il loro disappunto nell'apprendere di non essere stati coinvolti nel processo decisionale che ha portato alla soluzione odierna”. Il presidente Barbazza ha invitato l’assessore Gambino a partecipare a una delle prossime giunte “per fornire pubblicamente ulteriori chiarimenti”.

A Rivarolo i container per i minori non accompagnati

Ma la polemica la fa da padrona anche in un altro quartiere di Genova: Rivarolo. Motivo? Alcuni container sono stati parcheggiati in un piazzale, senza alcun servizio e vicino a un fabbricato inagibile e pericolante. La soluzione è stata adottata da una cooperativa sociale per ospitare minori stranieri non accompagnati. I container sono stati piazzati negli ultimi giorni senza dire niente a nessuno. Se non a cose fatte. Un modo di agire che non è piaciuto al presidente del municipio Valpolcevera, Federico Romeo, del Pd, che parla di “una vergogna senza alcun rispetto della dignità delle persone”. E ha aggiunto: “Un sito inadeguato sotto tutti i punti di vista, questa la chiamano accoglienza? Il nostro municipio non si è mai sottratto a dare una mano e siamo a disposizione per ogni soluzione alternativa ma sempre nel rispetto della dignità delle persone”. Romeo per venerdì 22 settembre alle 17 ha anche indetto un’assemblea pubblica nel parcheggio.

Il prefetto: "Unica soluzione possibile, nei centri non c'è posto"

C’è parecchia tensione a Genova, insomma. Il prefetto Renato Franceschelli prova a smorzare i toni: “Aspettiamo 220 persone nei prossimi giorni, stiamo cercando di tutto con i sindaci ma non c’è nulla. La soluzione delle tende è l’unica che abbiamo trovato nell’immediato, con molto dispiacere. Ma l’alternativa era la strada o la tenda”.

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