Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Morto Benedetto Capizzi, boss di Cosa Nostra al 41 bis con 2 ergastoli, era malato da tempo

Da tempo malato di tumore, si era aggravato dalla scorsa estate. Sul corpo dell’uomo è stata infatti disposta l’autopsia

12 Settembre 2023

Morto Benedetto Capizzi, boss di Cosa Nostra al 41 bis con 2 ergastoli, era malato da tempo

foto Maxiprocesso @facebook

È morto in ospedale a Milano in regime di detenzione il boss di Cosa Nostra Benedetto Capizzi di 79 anni, da tempo malato di tumore che si era aggravato dalla scorsa estate. Sul corpo dell’uomo è stata infatti disposta l’autopsia.

Capizzi storico esponente della “cupola” doveva scontare due ergastoli ed era detenuto in regime di 41 bis nel carcere di massima sicurezza di Opera Milano. Il carcere a vita gli era stato inflitto, assieme al boss di Altofonte Mimmo Raccuglia, per l’omicidio di un autotrasportatore del paese in provincia di Palermo.

Benedetto Capizzi e il controllo del mandamento di Villagrazia dal carcere

Durante la detenzione era emerso che l'uomo cercava di controllare dal carcere il suo mandamento quello di Villagrazia-Santa Maria del Gesù.

Chi era Benedetto Capizzi

Benedetto Capizzi, nato a Palermo nel 1944, fu arrestato nel dicembre 2008 insieme ad altri 94 mafiosi nell’operazione “Perseo”, poco dopo la sua nomina nella nuova commissione provinciale del suo mandamento, a seguito dell’arresto di un altro boss, Bernardo Provenzano.

Tra gli altri esponenti finiti in carcere figurano i nomi di boss storici di Cosa Nostra, tra cui Gerlando Alberti, Gregorio Agrigento di San Giuseppe Jato, Giovanni Lipari, Gaetano Fidanzati, Giuseppe Scaduto da Bagheria e Salvatore Lombardo, il boss 87enne da Montelepre. Molti dei mafiosi arrestati erano stati recentemente rilasciati dalla prigione per motivi di salute, e stavano servendo la loro condanna agli arresti domiciliari.

L’obiettivo di ristabilire Cosa Nostra

L’intento dei mafiosi era quello di ricostituire Cosa Nostra alla vecchia maniera, nominando un nuovo “capo dei capi”.

Questo obiettivo fu immediatamente smantellato dalle forze dell’ordine che con una retata arrestarono diversi elementi di spicco della nuova “cupola”. Nella missione “ricostituente” di Cosa Nostra, all’epoca dei fatti, figurava anche Matteo Messina Denaro che aveva deciso di appoggiare il progetto, proponendo di sostituire Benedetto Capizzi qualora questo fosse stato arrestato. Oggi, Messina Denaro, anche lui in carcere dopo 30 anni di latitanza, è ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale dell’Aquila ed è in fin di vita a causa di un tumore al colon al quarto stadio.

 

 

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x