01 Settembre 2023
Un tragico incidente ferroviario a Brandizzo, nelle vicinanze di Torino, ha provocato la morte di cinque operai, scuotendo profondamente la comunità locale e sollevando gravi interrogativi sulla sicurezza nei cantieri ferroviari. Le indagini condotte finora rivelano "gravi violazioni della procedura di sicurezza", secondo quanto dichiarato dal Procuratore Capo di Ivrea, Gabriella Viglione, che ha annunciato che ci sono "profili di responsabilità" da valutare.
Tra i primi indagati figura Antonio Massa, 46 anni, di Grugliasco, Torino, che lavorava come addetto Rfi nel cantiere in cui si trovavano le vittime e che è uno dei due sopravvissuti alla tragedia. Secondo l'ipotesi della procura, Massa avrebbe dovuto impedire agli operai di iniziare il cantiere, in attesa del passaggio del treno che li ha tragicamente travolti.
Nel corso delle indagini, i pubblici ministeri di Ivrea hanno interrogato Francesco Gioffré, 29 anni, uno dei due macchinisti del treno coinvolto nell'incidente. Anche l'altro macchinista, Marcello Pugliese, 52 anni, dovrebbe essere ascoltato come testimone. Finora, le prime indagini, coordinate dai pm Giulia Nicodemi e Valentina Bossi, non hanno rivelato responsabilità da parte dei due macchinisti. Il treno è entrato in stazione con il semaforo verde, e nessuno ha segnalato la presenza degli operai sui binari.
Il Procuratore Capo di Ivrea, Gabriella Viglione, ha commentato: "Dalle prime indagini emergono gravi violazioni della procedura di sicurezza per quanto riguarda il momento immediatamente precedente all'incidente. E in relazione a questo emergono già profili di responsabilità." Ha inoltre aggiunto che l'incidente potrebbe aver evidenziato carenze nei meccanismi di garanzia per la sicurezza del lavoro nei cantieri ferroviari. "L'evento poteva essere evitato se la procedura fosse stata seguita regolarmente", ha dichiarato.
Questo tragico episodio potrebbe rivelarsi un campanello d'allarme di una situazione preoccupante nel settore ferroviario. È emerso che il meccanismo di garanzia non era sufficiente a tutelare adeguatamente il lavoro delicato e pericoloso sulle ferrovie. La procuratrice ha sottolineato che l'incidente avrebbe potuto essere evitato se la procedura fosse stata seguita regolarmente. Per questo motivo, nell'inchiesta è stata ipotizzata la possibilità di dolo eventuale, ovvero l'accettazione del rischio che l'evento tragico potesse verificarsi a causa delle gravi violazioni della procedura di sicurezza.
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