01 Agosto 2023
È morto lo scrittore Luca di Meo. A dare la triste notizia, gli amici e colleghi del collettivo letterario Wu Ming che nel 2000 aveva contribuito a fondare e dal quale era uscito quindici anni fa, nel 2008. Tra le sue principali opere, si ricorda il romanzo “Q”, con il quale era stato finalista all’edizione del 1999 del Premio Strega.
È morto a 59 anni lo scrittore Luca di Meo, nella sua casa di Bologna. L’autore di “Q”, il romanzo ambientato durante la riforma protestante di Martin Lutero valsogli la finale del Premio Strega nel 1999, vantava una lunga carriera ed era considerato uno dei pilastri della letteratura italiana contemporanea. Dal 1994 al 1999 membro di primo piano del collettivo bolognese Luther Blisset Project, ne esce per dare vita nel 2000 al Wu Ming (“senza nome” oppure “cinque nomi”) insieme ai colleghi Giovanni Cattabriga, Riccardo Pedrini, Roberto Bui e Federico Guglielmi.
È proprio nel sito di questo secondo collettivo, a seguito della cui fondazione aveva assunto lo pseudonimo di Wu Ming 3, che in queste ore è stata pubblicata la notizia, con un post nel quale viene comunicato anche del male che da molto tempo lo affliggeva, costringendolo a numerose sedute di chemioterapia: “Luca muore nel suo appartamento di Bologna, nove giorni dopo aver compiuto 59 anni, quindici anni dopo aver lasciato Wu Ming, quattro anni dopo l’ultimo evento insieme, quasi sei mesi dopo l’ultima seduta di chemio, ché tanto non serviva più a niente. Antidolorifici, e via andare. La notizia non era inattesa, ma quando arriva è inattesa sempre”.
Un’altra nota, poi, comparsa sempre sul sito di Wu Ming, dal titolo “In morte di Luca di Meo”, rivolge all’autore l’ultimo, malinconico, saluto: “Anche oggi, come quindici anni fa, l’umore è difficile da descrivere. Non metteremo in fila aneddoti: la prima volta che lo incontrammo, quel giorno che lui, le ultime parole scambiate… Niente non aggiungeremo a queste altre parole. Almeno per un bel pezzo. Quel che abbiamo fatto insieme è stato importante, e rimane. Il resto lo teniamo per noi. Il resto è il rispetto che dobbiamo alla nostra storia comune. Ciao Luca”.
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