07 Luglio 2023
Fonte: Vigili del Fuoco
La tranquilla giornata di ieri nel centro di Santo Stefano di Cadore si è trasformata in una tragedia senza precedenti, quando una famiglia di turisti è stata brutalmente travolta da una conducente senza scrupoli. Angelika Hutter, una donna tedesca di soli 30 anni, ha lasciato dietro di sé una scia di dolore e morte, portando via con sé un bambino di soli 2 anni, Mattia, suo papà Marco Antoniello, 48 anni, e la nonna di 65 anni, Maria Grazia Zuin.
La madre del bambino, Elena Potente, 42 anni, è rimasta ferita nell'incidente che ha sconvolto la sua vita. Era lei che, nel pomeriggio di ieri, stava spingendo il passeggino in cui il piccolo Mattia si trovava. Il nonno, Lucio Potente, 67 anni, è stato colto da un malore a causa dell'orrore che si è svolto sotto i suoi occhi impotenti.
Le indagini svolte in seguito all'arresto di Angelika Hutter hanno rivelato un passato oscuro per la conducente. Qualche giorno fa, a Bolzano, era stata fermata e denunciata perché trovata in possesso di oggetti atti ad offendere. Durante il suo interrogatorio, Hutter ha mostrato un'insensibilità e un disinteresse per le vite spezzate che ha stupito persino i carabinieri che la interrogavano. La sua mancanza di pentimento o rimorso è stata disarmante. Attraverso un'interprete, la donna ha affermato di essere in Italia "per farsi un giro" e di aver perso il controllo dell'auto, finendo pericolosamente contro la famigliola che camminava sul marciapiede. Chiunque abbia avuto la possibilità di avvicinarla ha riconosciuto in lei l'atteggiamento di una persona sbandata, senza una dimora fissa e abituata a vivere di espedienti. Nell'auto, i carabinieri hanno scoperto un vero e proprio deposito di sporcizia: abiti sporchi, coperte, bottiglie d'acqua e persino verdure.
Le indagini sull'accaduto continuano, con l'obiettivo di far luce sulla dinamica dell'incidente e di accertare le responsabilità della conducente. Il cellulare di Angelika Hutter è stato sequestrato e sarà sottoposto ad analisi per verificare se la donna stesse utilizzando il dispositivo al momento dell'impatto. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Belluno stanno anche analizzando il sangue prelevato dalla conducente, nella speranza di rilevare la presenza di alcol o sostanze stupefacenti che potrebbero aver contribuito a un eventuale malore durante la guida.
Nel frattempo, sono giunte notizie incoraggianti riguardo alla salute del nonno del bambino, Lucio Potente. Nonostante l'orrore a cui è stato testimone, l'uomo è stato dimesso dall'ospedale e si sta riprendendo dalle ferite riportate. Le altre vittime dell'incidente sono Mariagrazia Zuin, 64 anni, il genero Marco Antoniello, 48 anni, e il nipotino di soli due anni, Mattia, che purtroppo non è riuscito a sopravvivere nonostante i tentativi disperati del personale medico.
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