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Incidente Santo Stefano di Cadore, famiglia travolta da un’auto di una turista tedesca “sotto shock o effetto di droghe”: morti bimbo di 2 anni, il papà e la nonna

Tragedia a Santo Stefano di Cadore: una famiglia falciata da un'auto, tre morti e un ferito grave. L'incidente è avvenuto nel pieno centro del paese

07 Luglio 2023

Incidente Veneto

Fonte: Vigili del Fuoco

La famiglia, composta da padre, madre, figlio e nonna, stava trascorrendo alcuni giorni di vacanza nella loro casa di montagna. Mentre camminavano lungo un marciapiede stretto lungo la strada regionale 355 in direzione di Sappada, sono stati improvvisamente investiti da un'auto guidata da una donna tedesca di trent'anni.

L'impatto è stato violentissimo e ha causato la morte immediata del padre, Marco Antoniello, 48 anni, e della nonna, Maria Grazia Zuin, 65 anni. Il bambino di soli due anni, che si trovava sul passeggino condotto dalla madre, è stato trasportato d'urgenza in elicottero all'ospedale di Belluno, ma purtroppo è deceduto poco dopo. La mamma del bambino e il nonno sono stati ricoverati, ma le loro condizioni non sono gravi.

Incidente Santo Stefano di Cadore, famiglia travolta da un’auto di una turista tedesca “sotto shock o effetto di droghe”: morti bimbo di 2 anni, il papà e la nonna

Le indagini sull'incidente sono ancora in corso, ma gli investigatori stanno valutando l'ipotesi dell'uso improprio del cellulare da parte della donna alla guida o di guida sotto effetto di stupefacenti. I carabinieri hanno dovuto avvalersi di un'interprete per interrogarla.

I parenti delle vittime sono distrutti dal dolore e non riescono a trovare senso in questa terribile perdita. Lucio Potente, che ha assistito alla morte della moglie, del genero e del nipotino, si è dichiarato stravolto dal dolore. Il nonno della più giovane delle vittime ha definito l'incidente un "omicidio stradale" e ha denunciato il comportamento sospetto della donna alla guida. “Siamo distrutti. Non ha senso morire in questo modo, falciati in vacanza da un’auto piombata alle spalle”, ha raccontato lo zio del bambino deceduto e il figlio del nonno sopravvissuto. "Mio padre mi ha raccontato che la donna alla guida sembrava fuori di sé, non so dire perché sotto shock o l'effetto di qualche sostanza”.

La dinamica e i sospetti delle indagini

Le prime testimonianze indicano che l'auto nera, condotta dalla tedesca, ha prima sfiorato il bambino in bicicletta e sua madre, per poi travolgere il padre, il bambino più piccolo e la nonna. Al momento dell'incidente, il centro del paese era affollato di persone a causa di una funzione funebre in corso.

Sul posto sono intervenuti immediatamente le ambulanze del 118, l'auto medica di Pieve di Cadore, l'ambulanza di Auronzo, i vigili del fuoco e i carabinieri. La donna alla guida dell'auto è stata arrestata e portata in ospedale per accertamenti.

La famiglia delle vittime ha parlato di comportamenti strani da parte della donna alla guida, che avrebbe insultato i corpi delle vittime stese a terra. È emerso che l'auto stava viaggiando a una velocità elevata, probabilmente intorno ai 160 chilometri all'ora, secondo quanto raccontato dai familiari al Gazzettino.

La testimonianza shock

Silvano Da Rin, il pomeriggio di giovedì 6 luglio, si stava dirigendo verso via Udine a Santo Stefano di Cadore per aprire il suo garage al civico 112. È stato l'ex comandante dei carabinieri di Santo Stefano, Mirco Proietti, che abita proprio lungo quella strada, a contattarlo. Il militare dell'Arma, dopo aver sentito il rumore sotto casa e le urla, è sceso immediatamente.

"Una scena indescrivibile: negli occhi ho ancora l'immagine di quella donna a terra che non si muoveva, ricordo i suoi capelli biondi, poi l'uomo un po' più avanti: anche lui morto sul colpo... E il bambino? Ditemi come sta il bambino: anch'egli era immobile, ma l'hanno portato via in elicottero".

Le lacrime solcano il viso di Da Rin quando viene confermato ciò che temeva nel suo cuore: Mattia era in condizioni gravissime e non ce l'ha fatta. Il passeggino era stato schiacciato contro un palo di ferro della luce contro cui l'Audi si è schiantata prima di attraversare nuovamente la strada senza controllo e finire nella direzione opposta.

L'incidente ha provocato la morte di tre persone investite dall'auto. "Il papà giaceva immobile sull'asfalto, non si può descrivere in che stato fosse il passeggino", continua Da Rin. "Ma qui tutti corrono: su questo tratto di strada non si va mai piano come si dovrebbe".

Da Rin e Proietti hanno subito chiamato i soccorsi e fatto tutto ciò che potevano, cercando di fornire i primi soccorsi ai feriti. Tuttavia, la situazione era tragica: "Abbiamo cercato di intervenire nel modo migliore in attesa delle squadre di soccorso. Il comandante mi ha detto subito di fermare il traffico, mentre lui chiamava i sanitari che sono arrivati in meno di cinque minuti. Le ambulanze sono arrivate, poi è giunto l'elicottero per il bambino, ma era in condizioni molto gravi".

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