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Giornata mondiale dell’orgoglio Lgbt+, i Pride e le continue sfilate fanno avanzare l’estrema destra

Al di là della politica, non sarà che le rivendicazioni urlate, i cortei arcobaleno e le manifestazioni in perizoma abbiano semplicemente stancato?

29 Giugno 2023

Giornata mondiale dell’orgoglio Lgbt+, i Pride e le continue sfilate fanno avanzare l’estrema destra

Fonte: Domani

Pride, sfilate, manifestazioni. Nel contesto della Giornata Mondiale dell’Orgoglio LGBT+, che ogni anno si celebra il 28 giugno, va osservato che è in atto un’offensiva mondiale contro i diritti delle persone LGBT+. È quanto emerge da un’inchiesta molto dettagliata, condotta a livello internazionale, da El Pais. Il quotidiano spagnolo, ha analizzato la situazione in diverse aree del mondo, dall’Estremo Oriente all’Africa. Ciò che emerge è che all’ascesa dei partiti di estrema destra, all’aumento dei casi di incitamento all’odio, nei paesi democratici si aggiunge un’ondata di estremismo religioso che va a colpire proprio la comunità che, in queste settimane, celebra il Pride Month, il mese in cui in tante città del mondo si tengono i Pride, Milano e Roma comprese.

Ungheria e Polonia sono contro le leggi Lgbt

Laddove i diritti delle persone LGBT+ stanno avanzando, sia, ad esempio, con leggi che riconoscono il matrimonio fra persone dello stesso sesso o con norme che riconoscono la  nuova identità anagrafica delle persone in transizione, c’è contemporaneamente una reazione più o meno virulenta. Le lotte della comunità che oggi celebra la sua giornata internazionale sono storicamente soggette ad alti e bassi, ma ora quella dinamica sta rapidamente virando verso l’involuzione. E accade in tutto il mondo. L’offensiva è netta in diversi paesi dell’Unione Europea, dove avanza l’estrema destra. È quel che si è osservato sia in Ungheria sia in Polonia, o anche in Italia, per la nota vicenda che riguarda i figli delle famiglie omogenitoriali. In Spagna, dove i diritti sono consolidati nella società da quasi due decenni, è in vigore da quattro mesi una delle normative più avanzate al mondo per le persone LGBT+. Ma è proprio questa legge ad essere nel mirino della destra, che ne ha fatto un tema della campagna elettorale.

In 32 Paesi dell’Africa l’omosessualità è vietata

El Pais osserva come in 32 dei 54 Paesi dell’Africa l’omosessualità sia vietata, avversata da correnti religiose ultra-conservatrici che prolifica anche in Paesi più tolleranti, come il Senegal. “Ciò che è veramente nuovo è che sempre più paesi stanno subendo battute d’arresto o situazioni in via di peggioramento, dal punto di vista delle norme”, spiega Julia Ehrt, direttrice esecutiva di ILGA World, l’associazione internazionale di lesbiche, gay, bisessuali, trans e intersessuali, composta da più di 1.800 organizzazioni di 160 paesi. “Ci sono paesi che vanno avanti e cambiano la legislazione in senso migliorativo, proteggendo le persone dalla discriminazione e dalla violenza. Ma sempre più territori stanno regredendo”, afferma Ehrt. “La nostra sensazione è che l’ostilità contro le persone LGBT+ stia aumentando”. Al di là della politica, non sarà che le rivendicazioni, i cortei arcobaleno e le sfilate in perizoma abbiano semplicemente stancato?

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