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Liliana Resinovich, le parti in aula per l'udienza decisiva. Presidio della famiglia fuori dal tribunale

Nella stanza numero 290 del tribunale di Trieste, il gip Luigi Dainotti sta sentendo le parti in causa, rappresentate dai legali Bevilacqua, Obizzi e Gentile

05 Giugno 2023

Liliana Resinovich, le parti in aula per l'udienza decisiva. Presidio della famiglia fuori dal tribunale

Liliana Resinovich, fonte: https://www.facebook.com/photo/?fbid=3336098243318202&set=pcb.3336098299984863

Il caso che riguarda Lilian Resinovich potrebbe presto chiudersi in maniera ufficiale. Nel corso della mattina di lunedì 5 giugno, il Gip del Tribunale di Trieste Dainotti dovrà prendere la decisione sulla richiesta di archiviazione del caso della donna, la quale, lo ricordiamo, è stata trovata morta nel parco dell'ex ospedale psichiatrico di San Giovanni il 5 gennaio del 2022. 

Liliana Resinovich, le parti in aula per l'udienza decisiva

La sentenza metterà la parola fine sul caso, decretando se la morte di Liliana Resinovich verrà archiviata come suicidio (come da richiesta della procura), oppure se le indagini dovranno proseguire, come richiesto dai familiari della donna. Il fratello Sergio intanto in si arrende, e per questo motivo ha annunciato un presidio in davanti al tribunale del capoluogo capoluogo della regione Friuli Venezia Giulia alle 8.30 per richiedere verità e giustizia per la sorella

Quella avanzata del familiare della donna non è l'unica opposizione alla richiesta di archiviazione, che secondo la procura si poggia su "una sola ricostruzione: l'intenzionale allontanamento della donna dall'abitazione e - si legge - l'intenzionale decisione di porre fine alla propria vita". A depositare un atto era stato infatti anche lo stesso marito di Liliana Resinovich Sebastiano Visintin

Nel corso dell'udienza verranno sentite tutte le parti in causa - la famiglia Resinovich si è affidata a periti forensi -, e la decisione verrà presa con tutta probabilità in tarda mattinata.

Liliana Resinovich, l’amico: “Quelle mie parole e il ritrovamento del corpo”

Un amico della donna, Fulvio Covalero, ha una ferma convinzione: su Liliana Resinovich “non potranno fare a meno di indagare ancora”. E ancora:  “Come si fa a chiudere un caso di questo tipo senza sapere se Liliana è morta il 14 dicembre 2021, quando è scomparsa, o il 2 gennaio, quando è stata ritrovata?”.

“Dissi – ricorda ancora l'amico - che non sopportavo l’idea che qualcuno avesse buttato il suo corpo nei boschi, parlai di sacchi di immondizia. E avevo anche scritto che l’avrei cercata nella vecchia chiesa del parco, dove in effetti andai senza trovare nulla". La conclusione di Covalero su quella ‘profezia’ è che "senza volerlo, ho suggerito come far ritrovare il corpo". 

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