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Emanuela Orlandi, la rivelazione choc dell'ex carabiniere Antonio Goglia: "Sepolta sotto Castel Sant'Angelo"

L'ex militare dell'Arma dei carabinieri ha scritto una lettera al pm Luciani, il quale ha appena riaperto le indagini sul caso della scomparsa di Emanuela Orlandi

04 Giugno 2023

Emanuela Orlandi, magistratura vaticana riapre il caso: nuove indagini a 40 anni dalla scomparsa

Fonte, Facebook: pagina settimanale giallo

L'ex carabiniere Antonio Goglia ha scritto una lettera al sostituto procuratore Stefano Luciani, incaricato dalla Procura di Roma di riaprire le indagini sulla sparizione di Emanuela Orlandi. L'ex militare, in questa lettera - il cui contenuto è stato pubblicato da Italia Oggi -, ha fatto sapere che i resti della povera ragazza, scomparsa il 22 giugno del lontano 1983, sono sepolti sotto Castel Sant'Angelo. 

Emanuela Orlandi, l'ex carabiniere Antonio Goglia: "Sepolta sotto Castel Sant'Angelo"

"Avendo condotto studi approfonditi e basandomi su fatti concreti che al momento ritengo preferibile non porre in evidenza, Vi comunico che nei sotterranei del Castel Sant' Angelo", "dietro una porta rinforzata dovrebbe trovarsi una stanza di circa 20 metri quadri, nella quale dovrebbero trovarsi resti umani, compresi quelli di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori", si legge nella lettera.

"La struttura dovrebbe ricadere sotto l'Autorità del Comune di Roma e perciò non dovrebbe essere difficile approntare un sopralluogo. Mi assumo tutta la responsabilità di quanto dichiaro e sono pronto a risponderne civilmente e penalmente", si legge ancora.

"È pura follia, com'è possibile che gli venga data tutta questa attenzione?”, ha risposto Pietro Orlandi, fratello della ragazza scomparsa, all'Ansa. "Lo conosco da anni - spiega -, ogni volta cambia ipotesi, e a cominciare da Nicotri o Peronaci gli danno tutto questo spazio. È uno che racconta frottole".

"Già in passato - continua Pietro Orlandi - aveva scritto in procura, ogni volta con ipotesi senza riscontri, ipotesi completamente diverse tra loro. È passato, come movente, dalla teologia della liberazione, ai preti pedofili di Boston, al terrorista Carlos, ai Marrani e altri". E ancora: "Il suo intento è apparire su un articolo e, grazie a Nicotri che l'ha intervistato, ci riesce e tutti gli vanno dietro. Assurdo". "Il fatto allucinante è proprio che tutti gli vanno dietro - ribadisce il fratello della ragazza scomparsa -, e questo crea la solita confusione. Poi in un momento particolare come questo è assurda questa cosa, veramente assurda”.

La sparizione di Emanuela Orlandi, cittadina vaticana di 15 anni, avvenne il 22 giugno 1983, mentre la ragazza rientrava a casa dopo le lezioni di musica. Il fatto divenne uno dei più celebri casi irrisolti della storia italiana e vaticana, con implicazioni e sospetti che coinvolsero e chiamarono in causa lo stesso Stato Vaticano, lo Stato Italiano, il terrorismo internazionale, i servizi segreti di diversi Stati, la Banda della Magliana, nonché un complotto interno al Vaticano per coprire un presunto scandalo sessuale legato alla pedofilia. La vicenda fu collegata alla quasi contemporanea sparizione di un'altra adolescente romana, Mirella Gregori, scomparsa il 7 maggio 1983 e anch'ella mai più ritrovata.

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