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Enea, bimbo abbandonato al Mangiagalli: trovata una famiglia che accoglierà il neonato

Il bambino trovato il giorno di Pasqua alla Culla per la Vita del Mangiagalli di Milano sarà dato in affidamento ad una coppia già individuata

11 Aprile 2023

Enea, trovata una famiglia per il bimbo abbandonato alla Culla per la Vita del Mangiagalli

Il piccolo Enea ha già una famiglia. Il 9 aprile è stato abbandonato un neonato alla Culla per la Vita del Mangiagalli di Milano. Oggi il Policlinico fa sapere che il bambino "sarà dato in affidamento a una famiglia che si era già resa disponibile ed era stata valutata idonea". 

La procedura per l'adozione di Enea dalla Culla per la Vita

"Il piccolo Enea resterà con noi il tempo tecnico necessario perché il Tribunale dei minori lo possa affidare alla famiglia idonea, di solito bastano poche settimane", ha affermato Fabio Mosca, direttore della Neonatologia e della Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico di Milano. 

La Culla per la Vita, attivata nel 2007 dall'ospedale, è stata usata solamente tre volte contando quella di domenica. Il meccanismo di funzionamento è stato spiegato dall'ospedale stesso. Una volta trovato un bambino, questo viene preso in cura dal reparto di Neonatologia e contemporaneamente viene contattato il Tribunale dei minori che ne affida la patria potestà all'ospedale.

Una volta che il bambino è in grado di essere dimesso, scatta la procedura di affidamento alla famiglia individuata e solo successivamente la valutazione per l'adozione

"È una cosa che pochi sanno - ha commentato Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano - ma in ospedale si può partorire in anonimato, per la sicurezza di mamma e bambino. Inoltre esistono le Culle per la vita: la nostra si trova all'ingresso della Clinica Mangiagalli e permette di accogliere in totale sicurezza un bimbo che i suoi genitori non possono purtroppo tenere con sé. È una decisione drammatica, ma la Culla consente di affidare il piccolo ad una struttura dove gli sono garantite cure immediate e che preserva l'assoluto anonimato per i genitori".

Vicinanza alla madre è stata espressa da Alfredo Antoniozzi vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera: " Il messaggio che ci lancia questa donna è comunque di pietas e di fronte a lei c'è tutto il nostro sostegno morale, nella speranza che possa trovare una strada migliore nel corso della sua vita".
 

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