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RDC, casse dello Stato dissanguate per oltre € 20mld in tre anni. 29mila denunciati per un truffa da oltre 288 milioni

Secondo dati Istat e Anpal, la misura introdotta dal Movimento 5 Stelle si è rivelata un flop. Sempre di più i "furbetti": tra gennaio 2021 e maggio 2022 sono state 29mila le persone denunciate, per un truffa da oltre 288 milioni

09 Marzo 2023

Reddito di cittadinanza, casse dello Stato dissanguate: spesi 20mld di € in tre anni, ma un percettore su due non cerca lavoro

Fonte: Imagoeconomica

Oltre al Superbonus, anche il reddito di cittadinanza pesa sulle casse dello Stato. Anzi, le prosciuga. Secondo dati Istat e Anpal aggiornati al 2022, in tre anni la misura è costata circa 20 miliardi di euro, senza però risultare incisiva. Un percettore su due, infatti, si accontenta del sussidio e non cerca attivamente lavoro.

Reddito di cittadinanza, casse dello Stato dissanguate: spesi 20mld di € in tre anni

Ha fatto discutere la recente dichiarazione del governo Meloni di voler soppiantare il reddito di cittadinanza con una più efficace (almeno nelle intenzioni) Misura di Inclusione Attiva (Mia). Quello che sfugge, o non si vuole ammettere, è il fallimento dell'istituto assistenziale introdotto dal Movimento 5 Stelle.

Ci pensano Istat e Anpal (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro) a mettere in chiaro le cose: nei primi tre anni di vita del sussidio, 2 milioni di famiglie ne hanno beneficiato per un totale di 4,65 milioni di persone e una spesa di quasi 20 miliardi di euro. Dati, questi, che confermano il trend di fine 2022-inizio 2023: a gennaio il RdC ha interessato oltre un milione e 160 mila nuclei familiari con quasi 2 milioni e mezzo di persone coinvolte, per un importo medio mensile di 562,78 euro.

Se la faccenda si esaurisse qui, però, verrebbe da pensare che il sussidio pentastellato sia riuscito nell'impresa di sconfiggere la povertà in Italia, sostenendo migliaia di famiglie; occorre tuttavia ricordare che l'obiettivo del reddito è fornire assistenza mentre si promuove l'inserimento nel mondo del lavoro: senza la seconda, la prima condizione da sola non basta. Anzi, si rivela un fallimento. I fatti, e in misura maggiore i numeri, danno infatti conto del flop: a dicembre 2022, i beneficiari del sussidio non occupati sono stati 725.429, di cui solo 335mila (46,2%) presi in carico dai Centri per l’impiego. Di conseguenza, più di un percettore su due (53,8%) non ha rispettato l’obbligo di attivarsi nella ricerca di un lavoro, pur ricevendo il sussidio.

Rdc, un percettore su due non cerca lavoro. "Furbetti" in crescita

A peggiorare il quadro si aggiunge il crescente fenomeno dei cosiddetti "furbetti" del reddito di cittadinanza, ossia individui che richiedono e spesso ottengono in modo fraudolento il sussidio benché non siano in possesso dei requisiti per riceverlo. Solo nelle ultime 48 ore sono stati scoperti più di 300 casi tra la provincia di Catania e quella dell'Aquila, mentre un anno fa a Novara è stata smascherata una truffa ai danni dello Stato da 21,5 milioni di euro, con più di 10mila domande aventi dati falsati o omessi.

Secondo il rapporto delle Fiamme Gialle relativo al periodo gennaio 2021-maggio 2022, tanto per avere un'idea dei costi per le casse statali, le persone denunciate come "furbette" sono state oltre 29mila, per una truffa complessiva di circa 288 milioni di euro: 171 milioni incassati e 117 richiesti e non ancora riscossi. Denaro, questo, che avrebbe potuto aiutare non poche famiglie bisognose.

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