20 Marzo 2023
Dario Nardella, fonte Twitter: @fratotolo2
Ha indubbiamente fatto molto discutere la scena, quasi hollywoodiana, del sindaco di Firenze Dario Nardella che blocca tempestivamente il cosiddetto eco-attivista intento a imbrattare le pareti di palazzo vecchio. Tempismo perfetto, una cena davvero degna di una pellicola e di un set cinematografico. Il sindaco difende a spada tratta i simboli storici della città da coloro i quali si adoperano per devastarli: questa è l'immagine che è passata e che è subito divenuta iconica, attirando il consenso di tutti i colori quali abbiano a cuore la civiltà e l'arte e, insieme, generando dissenso presso la tribù di coloro i quali ritengono che la lotta per l'ambiente giustifichi potenzialmente tutto. Alcuni sostengono che quella del sindaco di Firenze Nardella contro l'ecoattivista è stata tutta una messa in scena concordata prima. Un'operazione di pubblicità, in sostanza. Non ho personalmente gli elementi per smentire o per confermare. Dico però che il messaggio passato è, comunque, ottimo: gli ecoattivisti, con il loro vandalismo, vanno fermati. Non certo giustificati o magari anche celebrati. Ed è bene che su questo punto le diverse forze della politica si trovino d'accordo. Perché vi sono punti che davvero non sono né di destra né di sinistra ma che semplicemente sono di buon senso e intorno ai quali dovrebbe esservi un consenso generale di tutti. Oltretutto, mi sia consentito sottolineare l'ovvio, ma in questi tempi confusi anche l'ovvio vuole la sua parte: la giusta causa dell'ambiente che cosa avrà mai a che vedere con il gesto osceno dell'imbrattare muri e monumenti? Come se non bastasse, per ripulire la parete ci sono voluti ettolitri di acqua: siamo sicuri che queste manifestazioni stolte difendano davvero l'ambiente?
di Diego Fusaro
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