26 Gennaio 2023
Fonte: LaPresse
Un altro sciopero dei mezzi “colpisce” Milano nella giornata di venerdì 27 gennaio 2023 e sono previsti disagi, rallentamenti, ritardi, soppressioni di viaggi e cancellature: ecco tutto quello che dovete sapere sulla circolazione dei mezzi Atm, Trenord, quali sono gli orari dello sciopero, quelli garantiti e infine i motivi legati all’agitazione.
Lo sciopero dei mezzi a Milano del 27 gennaio 2023 è il primo del nuovo anno: nel capoluogo lombardo, per 24 ore, molti trasporti smettono di funzionare e prestare servizio. A protestare sono in particolar modo i lavoratori e i dipendenti Atm. Lo sciopero di venerdì è stato indetto dall'organizzazione sindacale associazione lavoratori Cobas.
Lo sciopero dei mezzi del 27 gennaio 2023, come già detto, è stato proclamato dal personale Atm: per questo motivo, per chi viaggia con Trenord (azienda diversa e operante nel nord dell'Italia per quanto riguarda la circolazione ferroviaria), non dovrebbero esserci cambiamenti. I treni e i passanti dunque non dovrebbero aderire allo sciopero.
Come accade durante ogni sciopero dei mezzi a Milano (e non solo), ci sono da una parte degli orari prestabiliti in cui potrebbero verificarsi disagi, rallentamenti e cancellazioni, dall’altra ci sono delle fasce garantite in cui i trasporti devono comunque andare e prestare servizio ai cittadini che si recano al lavoro o a scuola. Quali sono dunque?
Come si legge in una nota pubblicata sul sito ufficiale dell'azienda dei trasporti milanese, “l’agitazione del personale viaggiante e di esercizio delle linee di superficie e metropolitane Atm sarà possibile dalle 8,45 alle 15,00 e dalle 18,00 al termine del servizio".
Ciò vuol dire che i trasporti funzionano e possono essere utilizzati
Questo vale non solo per i mezzi di superficie come tram, autobus e bus, ma anche per tutte le linee metropolitane di Milano.
A rendere noti i motivi legati allo sciopero dei mezzi di Milano di venerdì è la stessa atm sul proprio sito ufficiale. Questa giornata è pensata “contro la liberalizzazione, privatizzazione e gare d’appalto dei servizi attualmente gestiti dal gruppo Atm e per la reinternalizzazione dei servizi di Tpl in appalto e subappalto, contro il progetto Milano Next", a favore della "trasformazione di Atm in azienda speciale del comune di Milano e il conseguente affidamento diretto in house dei servizi, nonché per la loro gratuità", a favore della "riattivazione del distanziamento tra conducenti e utenti con inibizione della porta anteriore per la salita e la discesa dei passeggeri; per la pulizia, igienizzazione e sanificazione delle vetture e degli ambienti".
E ancora, la protesta dei dipendenti: "Per la tutela della sicurezza dei lavoratori più esposti ad atti aggressivi, anche con sistemi di protezione passivi, per la fruizione delle ferie per il personale viaggiante, piani aziendali d’assunzione e trasformazione dei contratti a tempo parziale, per l’aumento di €150 netti per tutti i lavoratori, a recupero degli insufficienti aumenti dei contratti nazionali; per ulteriori tematiche di carattere aziendale attinenti, tra l’altro a indennità ferie, turni particolari e vestiario".
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