22 Gennaio 2023
fonte: imagoeconomica.it
Scopriamo tutte le informazioni utili sullo sciopero dei benzinai che si tiene il 25 e il 26 gennaio 2023: quanto dura, quali sono gli orari dello sciopero, il perché e le motivazioni legate a queste due giornate e se è possibile fare rifornimento in autostrada in questi giorni o meno.
A confermare lo sciopero dei benzinai di mercoledì 25 giovedì 26 gennaio 2023 è stato l'incontro che si è tenuto qualche giorno fa tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, le organizzazioni dei gestori Faib, Fegica, Figisc-Anisa. Queste si sono dette “profondamente deluse” dal faccia a faccia con il rappresentante del governo e hanno deciso di confermare lo sciopero che precedentemente era stato congelato.
Ma quanto dura questo sciopero? Per venire incontro alla richiesta della Commissione di garanzia, le associazioni dei benzinai hanno deciso di ridurre la durata dalle 60 ore inizialmente previste a 48 ore. spiegato Giuseppe Sperduto, presidente di Faib Confesercenti, ha detto: “Il ministero ha fatto marcia indietro sulle promesse avanzate alle associazioni nei tavoli precedenti. Vogliamo incontrare la Meloni” e “noi restiamo disponibile fino all'ultimo minuto per trovare una quadra con la premier”. Quadra che però sembra essere molto lontana.
In molti si chiedono quali siano allora gli orari dello sciopero dei benzinai del 25 e del 26 gennaio 2023: ebbene, ecco che qui potete trovare una risposta. I servizi di rifornimento di carburante non saranno attivi a partire dalle ore 19:00 del 24 gennaio. Lo sciopero si concluderà alle ore 19:00 del 26 gennaio.
Tutto durerà dunque in totale 48 ore, tra le giornate di mercoledì e giovedì.
Il perché dello sciopero dei benzinai è presto spiegato. Secondo Sperduto, “il governo ha deciso diversamente e il ministero fa marcia indietro sulle promesse avanzate alle associazioni nei tavoli precedenti”. Dall’altra parte il ministro Urso ha avanzato, durante l’ultimo tavolo di confronto, una serie di ipotesi, tra cui
“Con queste modifiche – afferma il ministero – si afferma il principio della massima trasparenza, si mettono i consumatori in condizione di conoscere il prezzo medio e anche quello praticato da ciascun distributore. Si facilità così l’attività dei gestori semplificando le procedure di comunicazione e rendendo più commisurate le eventuali sanzioni”.
Però le risposte arrivate da Urso “non ci soddisfano”, ha replicato Bruno Bearzi presidente di Figisc/Anisa. “Non possiamo revocare questo sciopero perché non sono mutate le condizioni e il messaggio che passa e che siamo i responsabili della speculazione”.
Lo sciopero dei benzinai ci sarà anche in autostrada? In molti se lo chiedono. E la risposta è sì. La chiusura degli impianti riguarderà strade e autostrade e anche la modalità self service. Tuttavia, saranno garantiti i servizi minimi essenziali, con un determinato numero di stazioni di servizio in funzione sia nelle città sia sulle reti autostradali.
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