09 Dicembre 2025
Televisiva Fonte: X @ilSalvagenteit
Con l’entrata in vigore del disegno di legge sulle semplificazioni, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, dal 18 dicembre sarà possibile ottenere il certificato di malattia anche tramite televisita. Una novità che pone fine all’obbligo per il lavoratore malato di presentarsi nello studio del medico o richiedere una visita domiciliare.
La misura, fortemente richiesta dalla Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg), viene accolta come un alleggerimento indispensabile per gli ambulatori, da tempo schiacciati da un carico burocratico crescente. Con l’inclusione della televisita nel sistema di certificazione delle assenze lavorative, la visita a distanza viene finalmente equiparata a quella in presenza, segnando un riconoscimento pieno per la pratica della telemedicina.
Le dimensioni del fenomeno parlano chiaro. Secondo l’Osservatorio Inps sul “Polo unico di tutela della malattia”, nei primi 6 mesi del 2025 sono stati trasmessi oltre 16,5 milioni di certificati medici, con un aumento del 5% rispetto allo stesso periodo del 2024; circa tre quarti provenienti dal settore privato. Numeri che confermano come ogni passo verso la semplificazione possa avere un impatto immediato e significativo sul sistema.
Ma attenzione: nonostante la legge diventi operativa il 18 dicembre, la telecertificazione non scatterà automaticamente. Come precisa la Fimmg, servirà prima un accordo in Conferenza Stato-Regioni che definisca casi specifici e modalità operative. Nessuna deadline è stata ancora fissata per questo passaggio, rendendo necessario un periodo transitorio.
Fino a quel momento resteranno in vigore le regole attuali: il medico dovrà valutare di persona le condizioni del paziente, in studio o a domicilio. La Fimmg ha già annunciato che parteciperà attivamente alla definizione delle nuove procedure, forte dell’esperienza maturata durante gestione dei certificati dei positivi al Covid.
Il provvedimento, inoltre, non allenta in alcun modo le tutele contro i certificati falsi: le sanzioni restano identiche per lavoratori e medici, sia per le certificazioni in presenza sia per quelle rilasciate a distanza. Le visite fiscali continueranno regolarmente: nel primo trimestre del 2025 ne sono state effettuate circa 223mila, con un calo del 3% sull’anno precedente. Nel settore privato il decremento arriva all’11,4%, mentre nel pubblico si registra un incremento del 7,9%.
La seconda grande innovazione riguarda le prescrizioni farmaceutiche per pazienti cronici. I medici di famiglia potranno rilasciare ricette con validità fino a 12 mesi, evitando ai malati di dover ripetere la procedura a intervalli ravvicinati. Una semplificazione che attende ora un decreto attuativo del ministero della Salute, di concerto con l’Economia, da emanare entro 90 giorni. Il testo definirà modalità e limiti, assicurando il rispetto dei vincoli di finanza pubblica.
Una volta completato l’iter, il medico indicherà in ricetta posologia e numero di confezioni ritirabili nei dodici mesi. Il farmacista consegnerà i medicinali necessari per trenta giorni di terapia, comunicando la dispensazione al medico di famiglia. Quest’ultimo manterrà la facoltà di sospendere la ripetibilità o modificare la cura qualora emergano problemi di aderenza o necessità cliniche.
Infine, un’ulteriore semplificazione pratica: sarà possibile ottenere i farmaci prescritti anche presentando la documentazione di dimissione ospedaliera o i referti del pronto soccorso, senza attendere una nuova ricetta del medico di famiglia. Un vantaggio particolarmente utile nei periodi festivi, quando le dimissioni ospedaliere aumentano e gli studi medici sono meno accessibili.
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