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Matteo Messina Denaro età e storia, dalla latitanza alla malattia all'arresto: dove si trovava - ULTIME NEWS

Tutto su Matteo Messina Denaro: il boss mafioso è stato arrestato dopo 30 anni di latitanza

16 Gennaio 2023

Matteo Messina Denaro: dalla latitanza alla malattia, ecco dove si trovava - ULTIME NEWS

Messina Denaro (foto LaPresse)

Matteo Messina Denaro è uno dei più noti boss mafiosi italiani: è stato arrestato il 16 gennaio 2023 a Palermo. Ripercorriamo la sua storia e scopriamo età, anni di latitanza, patrimonio accumulato, dove si trovava al momento della cattura.

Matteo Messina Denaro: biografia

Noto anche con i soprannomi U siccu e Diabolik, Matteo Messina Denaro è nato a Castelvetrano il 26 aprile 1962. Dal 1993 era considerato tra i latitanti più pericolosi e ricercati al mondo. Lui risulta essere uno dei boss più potenti di tutta Cosa nostra. È stato capo del mandamento di Castelvetrano e rappresentante indiscusso della mafia di Trapani. Nel corso del tempo ha però esercitato il proprio potere anche oltre i confini della propria provincia, come ad Agrigento e Palermo.

Il padre Francesco, detto Don Cicco, è stato un patriarca del metodo mafioso. Fedelissimo di Totò Riina, Matteo Messina Denaro è diventato il numero uno di Cosa Nostra dopo l’arrestato dello stesso Riina e di Provenzano. Ritenuto responsabile di un numero molto elevato di reati, è stato condannato anche per le stragi Falcone e Borsellino, per le bombe di Firenze, Roma e Milano, e per l’organizzazione del rapimento del piccolo Giuseppe Di Matteo, sciolto nell’acido dopo 779 giorni di prigionia.

Messina Denaro era latitante da 30 anni. L'ultima volta fu visto a Forte dei Marmi in vacanza con i fratelli Filippo e Giuseppe Graviano.

Anche se tradizionalmente il potere assoluto sull'intera organizzazione non possa essere concentrato nelle mani di un padrino estraneo a Palermo e, sebbene dopo la morte di Salvatore Riina, non vi siano più state prove di un'organizzazione piramidale di Cosa nostra, alcuni inquirenti si sono esplicitamente riferiti a Messina Denaro come all'attuale capo della commissione interprovinciale di Cosa Nostra. Altre fonti invece vedono il boss ormai esclusivamente alle prese con la propria latitanza.

C'è chi, da tempo, pensava che lui potesse essere lontano dalla Sicilia, con un ruolo di referente mafioso della provincia di Trapani. Senza però un ruolo attivo all'interno di Cosa nostra. Questa ipotesi era però sempre meno accreditata ed è stata smontata dall'arresto di Matteo Messina Denaro, avvenuto a Palermo il 16 gennaio 2023.

Età

Matteo Messina Denaro ha 60 anni d'età. Il 26 aprile 1962 compirà 61 anni.

Latitanza

Nell'estate del 1993, Messina Denaro andò in vacanza a Forte dei Marmi con i fratelli Filippo e Giuseppe Graviano. Da quel momento, mentre avvenivano vari attentati dinamitardi, lui si rese irreperibile. Quell'anno iniziò così la sua lunga latitanza. Fu emesso nei suoi confronti un mandato di cattura per associazione mafiosa, omicidio, strage, devastazione, detenzione e porto di materiale esplosivo, furto e altri reati minori.

Nel marzo del 1994, con l'operazione Petrov, emerse il suo ruolo all'interno di Cosa nostra trapanese. Questo fu possibile anche grazie alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Pietro Scavuzzo. Il ruolo di Messina Denaro emerse ancora di più con l'operazione "Omega", portata a termine dai carabinieri nel gennaio 1996. Furono disposte 80 ordinanze di custodia cautelare sulla base della accuse dei collaboratori di giustizia Antonio Patti, Salvatore Giacalone, Vincenzo Sinacori e Giuseppe Ferro, i quali ricostruirono più di vent'anni di omicidi avvenuti nel trapanese. Nel 2000, alla conclusione del maxi-processo "Omega" che scaturì dall'operazione e che si svolse presso l'aula-bunker del carcere di Trapani, Messina Denaro venne condannato in contumacia alla pena dell'ergastolo.

Nel novembre 1993 Messina Denaro fu tra gli organizzatori del sequestro del piccolo Giuseppe Di Matteo con il fine di costringere il padre Santino a ritrattare le sue rivelazioni sulla strage di Capaci. Dopo 779 giorni di prigionia, il piccolo Di Matteo venne strangolato e il suo cadavere fu sciolto nell'acido.

Nel 1994 Messina Denaro organizzò un attentato dinamitardo contro il pentito Totuccio Contorno, insieme a Giovanni Brusca. Tuttavia l'esplosivo, collocato in una cunetta ai lati di una strada nei pressi di Formello, dove Contorno passava abitualmente, venne scoperto dai Carabinieri, avvertiti dalla telefonata di un cittadino, insospettito da alcuni movimenti strani.

Nel 1998, dopo la morte del padre Francesco (stroncato da un infarto durante la latitanza), Messina Denaro è diventato capomandamento di Castelvetrano e anche rappresentante della provincia di Trapani in Cosa nostra.

Il 16 Gennaio 2023 è stato arrestato.

Dove si trovava al momento dell'arresto

Matteo Messina Denaro è stato arrestato a Trapani, mentre era in day hospital presso la clinica Maddalena di Palermo. Ormai la tesi della sua fuga all'estero era sempre meno accreditata. Lui si trovava in Sicilia. Il boss mafioso è stato fermato dai carabinieri del Ros dopo 30 anni di latitanza. L'inchiesta che ha portato alla cattura del capomafia di Castelvetrano (Tp) è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido.

Matteo Messina Denaro: malattia

Il boss mafioso fosse è stato trovato e arrestato nella clinica privata La Maddalena a Palermo, che si occupa di tumori. Andava lì da un anno e il 16 gennaio 2023 doveva effettuare un controllo per un carcinoma al colon per cui si stava curando.

Patrimonio

Quanto al patrimonio di Matteo Messina Denaro non è possibile arrivare ad una stima certa. Lui però avrebbe messo da parte cifre notevoli. In passato c'era chi sosteneva che lui avesse messo le mani anche su due milioni di euro destinati alle vittime di mafia e che avesse un parco eolico di proprietà. Dalle indagini è più volte emerso che Messina Denaro sarebbe lontano dallo stereotipo del mafioso di campagna e avrebbe una particolare predisposizione per il lusso e lo sfarzo.

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