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Agrigento, ucciso il cardiologo Gaetano Alaimo da un paziente di 47 anni: "Pretendeva il rilascio di un documento"

Fermato il 47 enne che avrebbe premuto il grilletto contro Gaetano Alaimo, cardiologo agrigentino a causa del mancato rilascio di un documento utile per ottenere la patente di guida

30 Novembre 2022

Agrigento, ucciso il cardiologo Gaetano Alaimo dal paziente di 47 anni che pretendeva il rilascio di un documento"

L'omicidio si è consumato a Favara (Agrigento), dove il cardiologo Gaetano Alaimo, è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco al culmine di un litigio mentre era al lavoro nel suo studio. L'autore dell'omicidio fermato dagli inquirenti per il delitto è, secondo i carabinieri, il 47enne Adriano Vetro. Le forze dell'ordine hanno anche sequestrato l'arma utilizzata per il delitto.

Agrigento, ucciso il cardiologo Gaetano Alaimo: la versione del presunto assassino

Adriano Vetro avrebbe contestato al medico il mancato rilascio di un documento che era indispensabile per il rinnovo della sua patente di guida. Il 47enne avrebbe detto al medico, secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti in queste ore, di essere disposto anche a subire un intervento chirurgico pur di avere il certificato.

Vetro, che lavora come bidello in una scuola ed è incensurato, ha raccontato di aver casualmente trovato, lunedì, la pistola in campagna e di essere andato al Poliambulatorio. 

Questa versione non convince gli investigatori che pensano ad una premeditazione. Secondo una prima ricostruzione il presunto assassino, che era un paziente di vecchia data del cardiologo, sarebbe arrivato nel centro medico prima dell'apertura. Nel poliambulatorio c'erano soltanto le segretarie mentre i pazienti erano all'esterno e, precisamente, tra il cancello e il portone in attesa dell'inizio delle visite.

Agrigento, ucciso il cardiologo Gaetano Alaimo: la dinamica dell'omicidio

L'uomo si sarebbe avvicinato al medico, poi la lite e lo sparo al petto: il medico è morto sul colpo. Alla scena avrebbe assistito il personale del centro. I carabinieri sono riusciti a identificare l'uomo velocemente, grazie ai racconti dei testimoni che lo conoscevano come paziente e lo avrebbero visto transitare nell'area. 

Nell'abitazione di Vetro i militari hanno trovato e sequestrato una pistola, risultata rubata e ritenuta l'arma del delitto, che sarà analizzata dagli esperti del Ris. Fuori dal poliambulatorio ci sono stati momenti di tensione tra familiari e amici del medico e alcuni giornalisti che sono stati minacciati e spinti. Nel tentativo di allontanare le telecamere al momento dell'arrivo del carro funebre sono stati colpiti due cronisti televisivi.
 

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