IL CAFFÈ SCORRETTO di Montel
28 Novembre 2022
Genitore1/Genitore2 dell'Unità
Duole nominare il lemma “frana” proprio oggi, considerati gli sviluppi ischitani del maltempo, ma non riesco a evocare un’immagine più aderente a quanto si prefiggono di fare Romeo e Sansonetti resuscitando l’Unità di Gramsci, oggi.
Una frana della buona fede. Una frana della creatività. Una frana del senso del ridicolo.
Eh sì, perché se uno proprio vuole mettersi contro il progresso e la storia e pubblicare un nuovo organo d’informazione su carta, oggi! (Gramsci, che era un visionario, non lo farebbe mai! Ma se ci fosse qualche Gramsci in giro la Sinistra odierna non sarebbe tanto sinistra e violenta)...se uno opera una scelta tanto conservatrice e retriva sarebbe meglio che non scegliesse di fare la respirazione bocca a bocca proprio all’Unità.
Insomma, non ci facciamo una ragione del fatto che nel periodo storico in cui la Sinistra appare più frantumata e le sue varie istanze mostrano inconciliabilità pressoché insanabili…non possiamo capire perché dare energia propulsiva ancora all’Unità, bastione di idee vecchie già abbandonate dai nuovi Duchi della Sinistra, e non a un foglio nuovo, tutto reinventato, che possa offrire un punto di riferimento a quel popolo della sinistra che trova la carta ciclostilata da Cairo, De Benedetti ed Elkann più adatta alla lettiera del gatto che alla pulizia dei vetri.
Ci sembra la solita storiella italiota, diciamolo: un editore condannato a due anni e mezzo per corruzione relativa ai bandi di gara Consip che compera all’asta ciò che resta di un quotidiano fallito che deve un sacco di soldi ai dipendenti cui ha sottratto stipendi e TFR. Sembra appetitoso, no? Ma procediamo. Un Direttore che usa il quotidiano che già dirige (di proprietà del pregiudicato di cui sopra) come un pulpito di piazza per parlare perlopiù di…se stesso: la sua visione del giornalismo è, per sua stessa ammissione, legata al secolo che fu: il “suo” giornale deve parlare a una “certa sinistra”, non necessariamente PD, ma deve trattare soprattutto di quello che Lui, il Direttore, ha da dire sul mondo. Ciò premesso, cosa possiamo aspettarci di nuovo da questa NUOVA Unità? Altre opinioni, ovviamente (perché per I FATTI basta un tweet), altre opinioni di un signore che opìna da cinquant’anni, molti dei quali spesi a farlo dalle pagine della VECCHIA Unità. Uhmmm.
Il tempo sarà galantuomo, ma per ora l’operazione di resurrezione ci sembra la consueta manovra che sposta molti soldi (perlopiù dell'Erario e quindi nostri) senza muovere nemmeno un filo d’erba.
“Tu chiaaamalo, se vuoi…solipsismo editoriaaaleee”! (no, non è Mogol!)
Un bocconcino putrescente che sembra fatto apposta per chiedere altri fondi allo Stato e pagare altri stipendi a poveri diavoli che sono in arretrato di chissà quanto con l’affitto di casa. Non una lavatrice per fondi di dubbia provenienza, per carità!, ma l’ennesima nuova mangiatoia per gli amici degli amici che erano così autorevoli, professionalmente, che il frutto del loro lavoro era usato da pochi irriducibili come complemento di stile. Perché, pur non dubitando noi che qualche centinaio di nostalgici farà i passi che separano il portone di casa dal chiosco dei giornali con rinnovato vigore classista “Mi dia l’Unità, Gigi!”…pur non dubitandone, noi, perché a Milano, in area C, è très chic farsi sapere à gauce dal giornalaio e da tutti quelli che giudicano il macchinone da 4000 di cilindrata un po’ cafonal…pur non dubitando noi che con la collezione di Prada e Miyake 2023 l’Unità si sposi come le camelie alle cortigiane parigine del secondo impero…insomma, pur sapendo tutto ciò...l’Unità? Quale unità? Unità della Sinistra? L’Unità nella frammentazione? L’Unità di misura di quanto si possa non avere un’idea nuova in più di vent’anni?
Ordunque: c’è qualcuno che dubiti del fatto che, nella migliore delle ipotesi, la nuova Unità sarà una versione appena più raw, ma solo nell’impaginazione e nella grafica, di tutti gli altri megafoni nazionali by Giannini, Fontana e Molinari?
Ogni voce per noi è importante e noi non vediamo l’ora di buttarci sulle nuove fatiche della classe emergente di professionisti dell’informazione, ogni volta che un nuovo soggetto si affaccia a "Fleet Street". Leggeremo anche la nuova Unità, per qualche giorno, e sapremo fare ammenda se e quando le mie tristi previsioni si dimostrassero un abuso di sfiducia. Certo, se è vero che l'albero di mele dà le mele e quello di pere produce pere, Genitore1 e Genitore2 del nascituro di carta non ci lasciano sperare troppo.
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