25 Novembre 2022
Ancora aperta la questione migranti tra Francia e Italia. Parigi avverte l’Italia che se non accoglierà i migranti in arrivo, non ci saranno di conseguenza ricollocamenti negli altri stati. Una minaccia all'Italia, ma anche un modo di fissare un preciso principio a livello europeo: i migranti soccorsi dalle navi umanitarie, devono andare nei porti dell'Europa meridionale. Minaccia o semplice verità, lo scontro è ancora aperto.
Parigi avverte: "Se l'Italia non prende le navi e non accetta la legge del mare e del porto più sicuro, non c'è motivo che i Paesi che fanno i ricollocamenti siano Francia e Germania, che sono quelli che accolgono le navi e sono gli stessi che accolgono direttamente i migranti dall'Africa e dall'Asia". Così si è esposto il ministro degli Interni francese Gerald Darmanin, arrivando al Consiglio straordinario dei ministri europei degli Interni a Bruxelles dedicato all'immigrazione.
I Paesi come "Francia e Germania sono quelli che accolgono le navi e sono gli stessi che accolgono direttamente i migranti dall'Africa e dall'Asia", ha ricordato Darmanin.
Viene precisato che "I Paesi del Sud devono aprire porti alle Ong". Argomento chiave che si trova anche nei 10 punti del piano della Commissione europea. “Dobbiamo ricordare a tutti il diritto del mare, menzionare il fatto che le Ong che sono nel Mediterraneo sono lì per salvare le persone e ovviamente in nessun modo possono essere equiparate a organizzazioni di passaggio”.
https://www.ilgiornaleditalia.it/news/cultura/429759/diritti-dei-migranti-e-clausola-di-hardship-una-possibile-soluzione-interpretativa.html
Già nelle ore precedenti la riunione dei ministri dell'Interno, si era ben compreso come Parigi non avesse ancora deposto l'ascia di guerra nei confronti dell'Italia. Sul tema migranti i rapporti tra i due paesi sono da tempo tesi. Tutto nasce dal caso Ocean Viking, la nave con a bordo 231 migranti, respinta dall'Italia e poi approdata in Francia, nel porto di Tolone. Il governo francese inizialmente aveva deciso di sospendere l'accoglienza prevista di 3.500 rifugiati da Roma e di rafforzare i controlli alle frontiere con l'Italia.
Parigi, nei giorni scorsi ha usato parole riconcilianti, per poi tornare all'attacco. A Bruxelles la Francia ha fatto un parziale passo indietro, tornando a minacciare di non farsi più carico dei migranti rientranti nell'accordo sulla redistribuzione di giugno. L'Eliseo chiede precise garanzie, ossia, di farsi carico di chi sbarca con navi Ong. Niente accordi però sulla redistribuzione dei migranti arrivati ai porti. Una minaccia all'Italia, ma anche un modo di fissare un preciso principio a livello europeo: i migranti soccorsi dalle navi umanitarie, devono andare nei porti dell'Europa meridionale. Dicendo così è chiaro che la Francia non accetterà più altre Ong nei propri porti.
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