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Ucraina, Pagnoncelli e i sondaggi rivelatori: italiani divisi sull'operato del governo

Nando Pagnoncelli durante la trasmissione "Di Martedì" di La7 ha diffuso un sondaggio secondo il quale gli italiani sarebbero divisi sull'operato del governo Draghi sul dossier Ucraina

01 Giugno 2022

Pagnoncelli e i sondaggi rivelatori sull'Ucraina: gli italiani sono divisi sull'operato del governo. La guerra ha fatto irruzione nelle vite degli italiani in maniera inaspettata, monopolizzando il dibattito pubblico come il Covid in precedenza. Normale che quindi su una materia tanto complessa l'opinione pubblica discuta, litighi e si divida. Meno prevedibile però è un altro esito, mostrato martedì 31 maggio dal sondaggista Nando Pagnoncelli al programma "Di Martedì di Giovanni Floris: gli italiani sono praticamente divisi a metà tra chi condivide le scelte del governo Draghi sull'Ucraina e chi invece le critica. Stessa divisione anche sulla qualità dei media: quasi la metà degli intervistati ritiene che l'informazione sia troppo schierata in favore di Kiev, non aiutando a farsi un'idea oggettiva della situazione.

Ucraina, Pagnoncelli e i sondaggi rivelatori: italiani divisi sul governo

Sin dall'inizio del conflitto il premier Draghi ha avuto un atteggiamento netto: l'Italia resta saldamente nel campo euro-atlantico e in quanto tale è pronta a prendere le decisioni in coordinamento con i Paesi dell'Unione europea e in alleanza con gli Stati Uniti. Su questo non c'è mai stato spazio per ambiguità. Così come l'Italia non ha mai titubato nella fornitura di aiuti militari e nell'assistenza ai profughi ucraini, attribuendo tutte le responsabilità della guerra in corso a Mosca.

Questa postura del governo viene abbracciata dal 45% degli italiani, che ritengono l'azione di governo "molto" o "abbastanza positiva. Ma tralasciando chi non si esprime (20%), il 35% crede che la strategia dell'esecutivo sia fin qui "molto" o "abbastanza negativa". Un risultato non banale e forse sorprendente, che probabilmente si spiega col desiderio comune a molte persone di un maggiore impegno per la ricerca della pace e di una soluzione negoziale

Media troppo schierati e preoccupazione crescente

Altro dato sorprendente è che solo il 52% degli italiani si schiera dalla parte dell'Ucraina mentre il 41% scegli un atteggiamento neutrale, dichiarando di non stare da nessuna delle due parti. E forse anche con questo atteggiamento generale si spiegano le perplessità sia nei confronti del governo Draghi sia dell'informazione italiana, giudicata "troppo sbilanciata a favore dell'Ucraina e di Zelensky". 

Ciò che accomuna quasi tutti è invece lo stato d'animo verso il conflitto. Un atteggiamento riassumibile con una parole: preoccupazione. Il 79% degli intervistati ha detto di essere "molto" o "abbastanza" preoccupato di fronte a quello che potrebbe succedere sul campo di battaglia, in pratica quattro italiani su cinque. La percentuale è in crescita rispetto alle precedenti rilevazioni. I timori raggiungono livelli plebiscitari (90%) tra gli over 65 e riguardano per la maggior parte (56%) le possibili conseguenze economiche del conflitto. 

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