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Strage Capaci, Draghi: "Memoria forte e viva". Mattarella: "Falcone osteggiato"

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Le visioni d’avanguardia, lucidamente 'profetiche', di Falcone non furono sempre comprese; anzi in taluni casi vennero osteggiate anche da atteggiamenti diffusi nella stessa magistratura, che col tempo, superando errori, ha saputo farne patrimonio comune e valorizzarle"

23 Maggio 2022

Strage Capaci, Draghi: "Memoria forte e viva". Mattarella a Palermo

fonte: imagoeconomica.it

Trent'anni fa la strage di Capaci che sconvolse l'Italia intera: lo ricordano il premier Mario Draghi e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, a distanza di tempo, dedicano un pensiero non solo a Giovanni Falcone, ma a tutte le vittime di mafia. "Il Governo - afferma il Presidente del Consiglio oggi - ricorda con profonda commozione Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. La loro memoria è forte, viva, universale". Nel frattempo invece il Capo dello Stato si reca a Palermo.

Strage Capaci, Draghi: "Eroismo Falcone e colleghi ha radicato valori antimafia"

"Grazie al coraggio, alla professionalità, alla determinazione di Falcone, l’Italia è diventato un Paese più libero e più giusto", afferma oggi, a trent'anni dalla strage di Capaci, Mario Draghi. "Falcone e i suoi colleghi del pool antimafia di Palermo non hanno soltanto inferto colpi decisivi alla mafia. Il loro eroismo ha radicato i valori dell’antimafia nella società, nelle nuove generazioni, nelle istituzioni repubblicane", conclude infine.

A prendere parola oggi è anche Rosaria Costa, vedova dell'agente Vito Schifani: "Chiedo la verità anche se, a distanza di 30 anni, non credo ci sia una voglia di conoscerla perché ci sono coinvolte troppe persone che facevano parte anche dello Stato", sostiene. E in molti ricordano le sue parole ai funerali del marito: "Io vi perdono, però dovete mettervi in ginocchio", disse all'epoca ai responsabili dell'uccisione di Schifani.

Strage Capaci, Mattarella a Palermo: "Visione profetiche non comprese e osteggiate"

Sergio Mattarella si reca al Foro italico di Palermo, dove viene accolto con un lunghissimo applauso. Si commemorano qui le stragi di Capaci e via D’Amelio, in cui persero la vita Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e i loro agenti della scorta. Luciana Lamorgese, ministro dell'Interno, depone invece una corona d'alloro in memoria delle vittime dei delitti di mafia. 

"Le visioni d’avanguardia, lucidamente 'profetiche', di Falcone non furono sempre comprese; anzi in taluni casi vennero osteggiate anche da atteggiamenti diffusi nella stessa magistratura, che col tempo, superando errori, ha saputo farne patrimonio comune e valorizzarle". Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella alla commemorazione del trentesimo anniversario dell'attentato.

"Anche l’ordinamento giudiziario - prosegue - è stato modificato per attribuire un maggior rilievo alle obiettive qualità professionali del magistrato rispetto al criterio della mera anzianità, non idoneo a rispondere alle esigenze dell’Ordine giudiziario. Le esperienze innovative di quegli anni si sono tradotte, all’indomani dei drammatici attentati, in leggi che hanno fatto assumere alla lotta alla mafia un livello di incisività ed efficacia mai raggiunto fino ad allora. Con la determinazione di fare giustizia, facendo prevalere il diritto, ripristinandolo. Per consentire alle persone pienezza di libertà e maggiori opportunità di futuro contro la presenza delle mafie che ne ostacola e talvolta ne impedisce l’effettiva libertà".

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