05 Aprile 2022
Patrick Zaki riabbraccia la sorella fonte: Twitter @EIPR
È prevista per oggi la quinta udienza del processo a carico di Patrick Zaki, il ricercatore egiziano dell'università di Bologna che su Twitter dichiara: "Subito enorme attacco informatico". Zaki è accusato in patria di "diffusione di notizie false" ed è stato scarcerato lo scorso 8 dicembre, grazie anche allo sforzo diplomatico dell'Italia, paese nel quale però Zaki non può ancora tornare. "La mia esperienza mi dice che sarà rinviata" ha detto ai giornalisti che lo aspettavano fuori dal tribunale di Mansura, dove si celebra il processo, riferendosi alla quinta udienza del dibattimento. "La cosa buona è che ora sono libero e spero che sarò libero anche alla fine", ha aggiunto il giovane, che prima della scarcerazione ha passato 22 mesi nelle carceri egiziane.
Le impressioni di Zaki sull'esito dell'udienza sembrano confermate da fonti giudiziarie egiziane consultate dall'Ansa: la decisione più probabile sarà un ennesimo aggiornamento, come era successo nell'ultima udienza del dibattimento del primo febbraio, quando fu disposto per i successivi due mesi. Ancora nessuna sentenza dunque. L'avvocata principale di Zaki, Hoda Nasrallah, visti i precedenti ha smesso di fare previsioni sull'andamento del processo.
Zaki rischia cinque anni di carcere per aver scritto un articolo su alcuni casi di discriminazione di cristiani egiziani. Da qui l'accusa di diffondere notizie false ai danni dell'Egitto rivolta dal regime di Abdel Fattah al-Sisi. Visto che da sabato è iniziato il Ramadan, il mese sacro islamico del digiuno diurno e della preghiera in cui le attività rallentano e si accorciano gli orari d'ufficio, è prevedibile che l'esito dell'udienza venga annunciato a breve.
Intanto Zaki su Twitter ha scritto che da ieri notte sta subendo un attacco hacker: "Sto affrontando un enorme attacco informatico sui miei account di posta elettronica e social media. Che buon inizio!!". Davanti al tribunale ha poi aggiunto ulteriori dettagli: "Forse dopo mezzanotte ho visto che molte persone stavano tentando di entrare nei miei account Facebook, Twitter ed email. Che cosa volessero non lo so, sembrava un hackeraggio anche se non so chi c’era dietro”, ha commentato l'attivista che ha concluso "Spero di vedervi di nuovo".
Al processo Zaki sarà accompagnato da due diplomatici italiani e da rappresentanti di Germania, Francia, Stati Uniti e Canada.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia