21 Gennaio 2022
Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo e Sicilia in fascia arancione da lunedì
Lunedì 24 gennaio Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Sicilia passeranno in fascia arancione. Affiancheranno la Valle d’Aosta, dal 17 gennaio in arancione, perché superano sia la soglia del 30% di pazienti Covid ricoverati nei reparti ordinari sia quella del 20% in terapia intensiva. Tutte e cinque sono sotto la media nazionale dell’82% di vaccinati con ciclo completo over 5 anni. La Puglia e la Sardegna si avviano verso la zona gialla. Rimangono solo tre regioni in fascia bianca: Basilicata, Molise e Umbria.
A rischio la Lombardia (35,6% di pazienti Covid ricoverati nei reparti ordinari) che però grazie alle terapie intensive sotto la soglia del 20% dovrebbe restare gialla almeno per ancora una settimana.
Sotto osservazione resta la Liguria (39,6% in area non critica e 18,1% in terapia intensiva), il Lazio (29,8% nei reparti ordinari e 17% in rianimazione), la Calabria (rispettivamente 40,1% e 18,5 per cento) e le Marche (28,9% e 23,9%). Mentre per la Valle d'Aosta, che registra la percentuale più alta nei reparti ordinari (54,5%), con ricoveri in più in terapia intensiva, scatterebbe la zona rossa, con chiusura di negozi e impianti di sci.
Va segnalato che, al di là della pressione ospedaliera maggiore, nella zona arancione l’ambito di applicazione del super green pass è ormai praticamente lo stesso di quello previsto in zona bianca e gialla. Identica anche la capienza sui mezzi pubblici che resta all’80% (come precisato dal ministro dei Trasporti, Enrico Giovannini) e non scende al 50%. In arancione vige solo una mini-stretta maggiore, perché il super green pass è obbligatorio anche per i centri commerciali nei festivi e pre-festivi. Mentre gli spostamenti in auto verso altri comuni o fuori Regione sono possibili senza green pass solo per lavoro, necessità e salute.
Da lunedì 24 gennaio, infine, zona gialla anche per la Puglia (24,1% i ricoveri in area non critica e 11,9 per cento in terapia intensiva) e la Sardegna (rispettivamente 16,5% e 14,7 per cento). L’Umbria ha un’alta percentuale di ricoveri nei reparti ordinari (30,5%), ma è sotto soglia sul fronte delle terapie intensive (8,7%) e dovrebbe restare in zona bianca con Basilicata e Molise.
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