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Covid, ultimi dati ISS: 1,1 milioni di nuovi contagi, il 77% su soggetti vaccinati, in crescita del 174% rispetto alla rilevazione di Natale

Ospedalizzazioni a 16,751 unità, terapie intensive a 1,847 unità, decessi a 2.748 unità, lo 0,005% della popolazione, in linea le influenze stagionali

08 Gennaio 2022

Vaccino Covid

Vaccino Covid (fonte foto Lapresse)

Numeri da valutare con attenzione, ma con evidenza della scarsa efficacia del Super Green Pass e della non piena rappresentatività del dato relativo alle terapie intensive.

Il vero male del Covid-19 è rappresentato spesso da eccessivo allarmismo e disinformazione, in una situazione in cui numeri e informazioni forniti dalle autorità sanitarie e dalle varie strutture sul territorio sono di difficile lettura.

Ad esempio, nell’ultimo report dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) pubblicato l’8 Gennaio 2022 sono riportati i numeri dei contagi, delle ospedalizzazioni, delle terapie intensive e dei decessi di non immediata e univoca interpretabilità, oltre che di non forte solidità statistica trattandosi in alcuni casi di numeri piccoli.
Inoltre, si riferiscono a periodi non perfettamente comparabili:

- Popolazione: rilevata al 18 Dicembre 2021

- Diagnosi SARS COV 2: periodo tra il 3 Dicembre e il 2 Febbraio 2022 (probabilmente si tratta di un refuso, dovrebbe trattarsi di Gennaio)

- Ospedalizzazioni: diverso periodo, tra il 19 Novembre e il 19 Dicembre 2021

Ovvero, gli ospedalizzati sono parzialmente tali prima di aver preso il Covid, situazione evidentemente impossibile, a meno di considerare segmenti di dati di periodi differenti, e quindi non perfetta comparabilità.

- Ricoveri in terapia intensiva: periodo tra il 19 Novembre e il 19 Dicembre 2021

Ovvero, le ospedalizzazioni e le terapie intensive sono contestuali (ma in teoria l’aggravamento dovrebbe essere temporalmente successivo)

- Decessi: periodo antecedente, tra il 12 Novembre e il 12 Dicembre 2021

Ovvero, i decessi sono parzialmente prima delle ospedalizzazioni, e ancor prima delle diagnosi di Covid!

Situazione evidentemente impossibile.

Nei circa 30 giorni di rilevazione, il totale dei nuovi casi di Covid ammonta a 1.108.367 unità, con una crescita del 178% rispetto ai 404.745 del rilevamento del 24 Dicembre, dei quali 856.955 relativi a soggetti vaccinati e 251.412 relativi a soggetti non vaccinati, ovvero il 77% dei contagi sono relativi a soggetti vaccinati (rispetto al 65% nella rilevazione di Natale).
L’incidenza dei contagi sui vaccinati cresce nonostante dal 6 Dicembre sia stato introdotto il Super Green Pass, riducendo di molto la possibilità di circolazione e di accesso a molti luoghi e mezzi di trasporto dei soggetti non vaccinati.

Se confrontiamo invece l‘incidenza nel periodo dei nuovi casi sui totali di ciascun segmento, quella relativa ai non vaccinati è pari al 3,8%, mentre è dell’1,8% relativamente ai soggetti vaccinati.

Le ospedalizzazioni nel periodo si attestano a 16.751 unità, in crescita al 4,1% sul totale contagi (rilevazione natalizia al 3,1%), con una incidenza sostanzialmente paritetica tra vaccinati e non vaccinati.

Le terapie intensive nel periodo si attestano a 1.847 unità, stabili all’11% rispetto alle ospedalizzazioni, ma si dimezzano rispetto ai contagi, attestandosi allo 0,17% (rispetto allo 0,34% della rilevazione natalizia).

Decessi a 2.748 unità, lo 0,2% del totale contagi e lo 0,005% della popolazione, con maggior incidenza per i soggetti con età 60-79 e soprattuto sugli over 80 (ovvero, le categorie più “fragili”).

I decessi sono superiori alle terapie intensive, fatto non di immediata comprensione, e per il 57% relativi a soggetti non vaccinati (incidenza che si inverte nelle terapie intensive, dove i soggetti non vaccinati rappresentano il 65%).

Ovvero, mentre le terapie intensive, dove comunque i numeri sono “statisticamente piccoli”, evidenziano 2 non vaccinati su 3, il rapporto tende ad invertirsi nei decessi, i quali peraltro sono superori alle terapie intensive, quindi alcuni non transitano per le terapie stesse, rendendo, forse, il dato delle terapie intensive non il più importante da considerare, e riportando comunque i valori in linea con quelli delle influenze stagionali.

(di LS)

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