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Covid e quarantena ridotta, Regioni in pressing: oggi il Cts

Gli esperti: "C'è il rischio che il Paese si fermi perché potremmo avere milioni di persone bloccate a casa". Le Regioni spingono per ridurre la quarantena dei vaccinati

29 Dicembre 2021

Covid e quarantena ridotta, Regioni in pressing: oggi il Cts

Fonte: lapresse.it

É stato convocato per le ore 11 di oggi, mercoledì 29 dicembre 2021, il Cts che valuterà la proposta delle Regioni di ridurre la quarantena Covid per gli italiani vaccinati con terza dose entrati in contatto con un soggetto positivo. Il periodo di auto-isolamento potrebbe scendere a soli 5 giorni. Prima della riunione degli esperti del Comitato si terrà, in una seduta straordinaria, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome guidata dal presidente Massimiliano Fedriga. "Dobbiamo cambiare le regole che valevano per il virus di prima che si presentava in modo diverso", dice intanto il governatore della Lombardia Attilio Fontana.

Quarantena ridotta: la proposta delle Regioni e la risposta del Cts

D'accordo con Fontana è Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria: "Se non vogliamo ritrovarci con metà degli italiani isolati in casa" è opportuno imporre altre "regole in fretta e ripensare anche alle quarantene per i contatti dei positivi. Non possiamo rischiare di bloccare un Paese intero", sostiene. "É bene - continua - che il Comitato Tecnico Scientifico stia valutando di ridurre a 5 giorni la quarantena per chi ha fatto la terza dose di vaccino anti Covid".

Ai microfoni dell'Adnkronos invece Fabio Ciciliano, dirigente medico della Polizia, esperto in gestione delle emergenze e membro del Cts, afferma: "Sono necessarie un'analisi dei ricoveri per capire quanti sono causati da Omicron e una serie di valutazioni sulla capacità di penetrazione di questa variante per arrivare a prefigurare uno scenario''. Secondo l'esperto "è vero che visti i dati dei contagiati da un punto di vista socio-economico c'è il rischio che il Paese si fermi, perché potenzialmente potremmo avere milioni di persone bloccate a casa", sottolinea.

"É già accaduto per gli aerei che sono rimasti a terra a causa degli equipaggi in quarantena. D'altro canto non si può sottovalutare che c'è un rischio oggettivo perché riducendo la quarantena per i contatti stretti dei positivi si manderebbero in giro persone che potenzialmente possono infettarne altre, compresi i non vaccinati. In questo caso - spiega il componente del Cts - si potrebbe avere un effetto rebound sui ricoveri''.

Infine Fabio Ciciliano conclude: ''La capacità di infezione della variante Omicron è molto più alta e quindi riesce a essere maggiormente intrusiva nella popolazione dei non vaccinati. É vero che chi ha la terza dose ha quasi sempre una completa assenza di sintomi o una manifestazione sfumata della malattia accompagnata a un'importante riduzione della capacità di trasmettere ma questa importante riduzione della capacità di trasmettere non significa che il virus non si trasmetta''.

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