20 Dicembre 2021
Pista da sci a Sestriere, 2021 (fonte foto: lapresse.it)
Saranno 8 milioni gli italiani che rinunceranno alle vacanze di Capodanno 2022: permane la paura da Covid, stavolta causata dalla variante Omicron. I dati di Demoskopica non lasciano dubbi. Ben 18 milioni gli irriducibili della partenza, ma per 9 su 10 si tratta di una vacanza entro i confini nazionali. Troppa la paura del virus per uscire dall'Italia. La maggioranza invece rimarrà a casa e non si muoverà. Saranno ben 24 milioni di persone, circa il 48%. Fra questi il 16% è lo stesso che ha disdetto la partenza dopo i timori sollevati dalla variante Omicron. Mentre il 12,4% vorrebbe viaggiare ma preferisce di no per non rischiare.
Era un dato che ci aspettavamo. Già come associazione avevamo registrato il trend nelle ultime settimane - ha commentato Bernabò Bocca, Presidente di Federalberghi - Se per i giorni strettamente legati al Natale avevamo visto un incremento delle prenotazioni, così non è successo per i giorni attorno a Capodanno. E la rinuncia è strettamente legata alla esigenza di tenersi lontani, ancora di più con Omicron, da situazioni a rischio come cenoni e feste, tipici momenti di svago e di aggregazione per festeggiare la fine dell'anno"
E sebbene nella stragrande maggioranza dei casi gli italiani che partiranno rimarranno entro i propri confini nazionali, una piccola minoranza ha scelto mete esotiche. Sono infatti sold out le mete come Sharm el Sheik, le Maldive e le Seychelles per le quali non sarà necessario portare con sé cappotti né stivali. Luoghi raggiungibili solamente mediante una forte prevenzione fatta di tamponi, vaccini e isolamenti. Altri paesi stanno chiedendo a gran voce all'Italia di essere inseriti nella lista delle nazioni extra-europee raggiungibili tramite queste misure. A tal proposito ha commentato il Ministro del turismo Massimo Garavaglia: "L'apertura conviene a tutti. Si potrebbe inserire nelle mete da raggiungere attraverso il "corridoio" anche la Thailandia. La speranza e che i due miliardi e passa stanziati nei fondi del Pnrr, possano fare da leva al comparto. Fermo restando che non sono comunque un budget 'molto alto'".
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