03 Novembre 2021
Sono quasi 5mila le persone che, ormai da anni, percepivano il reddito di cittadinanza senza averne diritto in diverse Regioni d'Italia. Lo hanno scoperto i Carabinieri nel corso di una maxi-operazione portata avanti in Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata. La truffa ai danni dello Stato ammonta a quasi 20 milioni di euro. Tra i denunciati in questa operazione il 60,2% sono uomini (2.097) mentre il 39,8% sono donne (1.387). Inoltre, il 59,4% degli irregolari che beneficiavano indebitamento del RdC sono cittadini italiani (2.071), mentre il restante 40,6% sono di nazionalità straniera (1.431).
Tra i cosiddetti "furbetti" del reddito di cittadinanza, nell'operazione conclusasi mercoledì 3 novembre 2021, spuntano boss, camorristi, parcheggiatori abusivi, rapinatori, truffatori e lavoratori in nero. Questi, solamente nel Napoletano, erano ben 2.441. Ma non è finita qui. Tra tutti coloro che percepivano indebitamente il sussidio, c'era chi aveva la Ferrari, chi la barca, chi risultava essere proprietario di case e attività - come un autonoleggio e una scuola da ballo - e chi si era persino inventato di avere a carico all'interno del proprio nucleo familiare sei minori stranieri ma mai censiti nel Comune di residenza.
In totale le posizioni irregolari denunciate a seguito del maxi-blitz in 5 Regioni italiane sono 4.839. Di questi, oltre un migliaio erano già noti alle Forze dell'Ordine mentre altri 90 avevano alle loro spalle condanne e precedenti penali per reati gravi di tipo associativo. Molti dovranno rispondere ora anche penalmente, in quanto sono accusati di truffa ai danni dello Stato.
Nel triste elenco compaiono, solo tra Napoli e provincia, truffatori di anziani, rapinatori, spacciatori, contrabbandieri di sigarette, lavoratori irregolari e diversi individui imparentati con famiglie malavitose. A Castellammare di Stabia un uomo, 46 anni, aveva presentato alle Poste una carta di identità bulgara (falsa) e aveva simulato l'accento straniero pur di ottenere indebitamente il reddito di cittadinanza. A Cardito invece un 41enne aveva percepito il sussidio nonostante fosse agli arresti domiciliari.
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