25 Giugno 2021
Fonte: Ozan Safak on Unsplash
Tragica morte per 18 ragazzi di una scuola di arti marziali in Cina dopo che la struttura ha preso fuoco nella mattina di venerdì 25 giugno (11.00 ore locali). Ad annunciare il fatto sono le autorità locali della provincia dello Henan, Cina centrale. Il titolare della struttura è stato arrestato dalle forze dell'ordine della città di Shangqiu.
Erano tutti giovanissimi gli allievi della scuola di arti marziali cinese rimasti vittime dell'incendio. Piccoli tra i 7 e i 16 anni che non ce l'hanno fatta. Le autorità locali della contea di Zhecheng riportano che nella scuola erano presenti 34 studenti quando le fiamme hanno travolto il complesso. I soccorsi non sono arrivati in tempo e 18 giovani hanno perso la vita. Sono 4 i feriti gravi, ricoverati d'urgenza all'ospedale più vicino. I medici hanno dichiarato di "stare facendo tutto il possibile", nonostante le gravi bruciature e i danni da asfissia. 12 le vittime con ferite lievi.
Le autorità provinciali dello Henan e le forze dell'ordine della città di Shangqiu si sono prontamente recate sulla scena per iniziare un'indagine. Il responsabile della scuola di arti marziali è attualmente in stato di fermo, ma non sono ancora state mosse accuse ufficiali.
Il segretario del Partito Comunista Cinese per la provincia dello Henan Lou Yangsheng ha dichiarato ai media locali che la tragedia è "una lezione importante" da cui tutte le città e province dello Henan dovrebbero imparare per evitare rischi futuri. La sicurezza delle strutture sportive è particolarmente importante per le istituzioni dello Henan, che è considerata la madrepatria delle arti marziali cinesi. Si trova in Henan la famosa scuola di arti marziali del Monastero di Shaolin, nella città di Dengfeng, nota per i suoi monaci combattenti.
Sui social media cinesi, rabbia e rammarico, con oltre 1.5 milioni di commenti in poche ore su Weibo (il Twitter cinese). Si chiedono migliori misure di sicurezza e pene severe per il responsabile. Lo Henan ha molto da fare per migliorare i suoi sistemi di sicurezza in diverse industrie. Solo a giugno 2021 più di 30 persone hanno perso la vita in due distinte esplosioni di gas in miniere locali.
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