15 Giugno 2021
Fonte: lapresse.it
La variante delta - o indiana - è arrivata in Lombardia, in particolare a Milano - dove ci sarebbe un piccolo focolaio - è sta preoccupando tutta Italia. In Gran Bretagna, inoltre, la nuova variante già preoccupa e non poco, dato che avrebbe causato un nuovo aumento dei contagi. Il Primo ministro Boris Johnson si è dunque visto costretto a rimandare la fine delle restrizioni, questo anche a fronte del nuovo picco di decessi. Decessi e contagi che per altro non hanno risparmiato nemmeno chi era già stato vaccinato.
"La cosiddetta variante indiana (Delta) è temibile", ha detto Letizia Moratti. "Però non preoccupa particolarmente perché abbiamo a disposizione i vaccini - continua la vicepresidente e assessore al Welfare -. Analisi inglesi confermano infatti che la copertura vaccinale ha una ottima efficacia anche contro questa variante. Se si è vaccinati, anche la variante indiana, come tutte le altre, dovrebbe essere sotto controllo".
"Da dicembre a oggi - riferisce Moratti - abbiamo effettuato 16.638 genotipizzazioni e abbiamo riscontrato che la variante inglese (Alpha), con il 68%, è a oggi quella prevalente in Lombardia, seguita da quella brasiliana (Gamma) all'1,1% e dalla sudafricana (Beta) allo 0,3%".
"Tutti i casi" di variante Delta del Covid a Milano e in Lombardia "sono monitorati e seguiti, la situazione a oggi è sotto controllo". Queste le parole di del governatore lombardo Attilio Fontana. Il presidente della Regione Lombardia si sta riferendo agli 81 casi di variante Delta del coronavirus registrati nella regione da aprile al 14 giugno scorso. Fontana ha parlato a margine di una conferenza stampa a Palazzo Pirelli sugli incentivi per la sostituzione delle auto inquinanti.
"I casi verificatisi ad aprile sono stati due - ha continuato Fontana - a maggio c’è stato un incremento e a giugno una piccola ma significativa riduzione. Dovremo monitorare costantemente la situazione per vedere che non si verifichino nuovi focolai con questa variante". Infine: "Da quello che risulta finora dalle valutazioni scientifiche è una variante sensibile al vaccino, ma ha, sembra, una maggiore diffusibilità. Cercheremo di essere particolarmente attenti".
Spaventa la variante Delta del Covid che, nel giro di pochissimi giorni, è giunta dall'Inghilterra all'Italia. Riflettori puntati in particolare su Lombardia e Puglia dove, al momento, sono stati registrati dei focolai. In Lombardia i contagiati in tutto sarebbero 81. Ma secondo gli esperti il numero potrebbe presto salire, anche alla luce dell'alta trasmissibilità di tale mutazione del Covid. Procede intanto senza intoppi la campagna vaccinale nella Regione di Attilio Fontana, che da lunedì 14 giugno si trova in zona bianca, dove il rischio di contagio è ancora al minimo.
Gli esperti stanno studiando proprio in queste ore la nuova variante che si sta diffondendo in Lombardia. In modo particolare a Milano dove, dopo il focolaio scoppiato nella palestra Virgin Active di Città Studi, i casi sono saliti a 12, come rende noto il bollettino dell’Ats del capoluogo lombardo. A essere preoccupati sono anche gli esperti, dal momento che la variante Delta sembra essere più contagiosa della normale forma del virus e potrebbe indebolire l'efficacia dei vaccini.
Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco a oggi in Italia la variante Delta è ancora "sottostimata". Basti pensare che in Gran Bretagna è presente nell’85% dei casi isolati. "Per questo - ha affermato l'esperto - dobbiamo fare più tracciamento e genotipizzazioni: se lo facciamo ora riusciamo ad evitare il peggio". Intanto il primo ministro britannico Boris Johnson ha rimandato le tanto attese riaperture totali del Paese e si è dichiarato "preoccupato" dal nuovo aumento dei casi.
Al momento quello che sappiamo sulla nuova variante Covid - detta appunto Delta - che si sta diffondendo in Inghilterra e in Italia è che sembra trattarsi di quella indiana, ma con più alta trasmissibilità. "Se guardiamo ai dati oggi, di nuovo abbiamo un aumento dei ricoveri, un aumento dei casi, bisogna avere cautela", dichiara Johnson parlando alla Bbc a margine del vertice del G7, confermando così la linea di cautela e rimandando le riaperture.
“È chiaro che la variante sia più trasmissibile ed è anche vero che stanno aumentando i casi ed i livelli di ospedalizzazione – sottolinea ancora il premier inglese – e non sappiamo esattamente fino a che punto questo comporterà nuovi decessi, ma è chiaramente una questione molto, molto preoccupante”.
Il nuovo ceppo infatti risulta essere tra il 40% e il 60% più contagioso rispetto a quello inglese, il quale, a sua volta è il 50% più trasmissibile rispetto a quello originario del Covid. Basti pensare che ad oggi il 91% dei casi individuati nel Regno Unito sembrano essere provocati appunto dalla variante Delta. La letalità invece non sembra essere maggiore rispetto alle altre forme di Coronavirus.
I sintomi della variante Delta dunque sono gli stessi del Covid: tosse, difficoltà respiratorie, febbre alta, dolori muscolari e assenza di gusto, giusto per citarne qualcuno. Arriva però un'altra allarmante notizia: tra i decessi registrati in questi ultimi giorni in Inghilterra, 12 soggetti erano già stati vaccinati con entrambi le dosi necessarie contro il virus.
“I 12 morti nonostante il vaccino - rassicura però Fausto Baldanti, direttore del laboratorio di virologia del San Matteo di Pavia. - possono essere pazienti fragili. Esistono infatti persone che non rispondono nemmeno a due dosi per colpa di problemi al sistema immunitario o di altri disturbi di salute”.
“In Italia – spiega Massimo Ciccozzi, professore di Statistica medica ed epidemiologia al Campus Biomedico di Roma – il monitoraggio indica che la variante indiana è all’1%, ma si tratta probabilmente di un dato sottostimato. Per identificarla serve infatti il sequenziamento del genoma completo del coronavirus. È un’operazione complessa che da noi non viene svolta molto di frequente”.
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