27 Marzo 2021
Tirrenia, fonte: Wikipedia
In una lettera ai segretari generali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti l’amministratore delegato di Tirrenia, Massimo Mura, fa presente “una situazione di gravissima difficoltà che sta impedendo alla nostra società di concludere le procedure entro il 29 marzo 2021 (data improrogabile), avviate a giugno 2020, con la continuità aziendale”.
“La società ha concluso accorsi preliminari con i propri creditori e fornitori, al 94%, per la ristrutturazione del debito” continua Mura. Infatti, "al fine di completare l’operazione di salvataggio della società, manca l’accordo con i commissari di Tirrenia As, con il benestare determinante del MISE, ad oggi non ancora pervenuto. La società ha offerto il pagamento di circa 80% di quanto dovuto (con garanzie reali sulle navi, prima mancanti), con i dovuti supporti di tipo normativo obbligatori per legge".
Un’offerta che sarebbe comunque migliore rispetto alla prospettiva di mancato accordo, che porterebbe a Tirrenia As un recupero di gran lunga minore, compreso in un range fra il 17% ed il 26%. Da sottolineare inoltre che tutta l’operazione di ristrutturazione è supportata da primari investitori, che garantiscono uno scenario positivo e la garanzia di un progetto economico stabile e duraturo, che garantisce la stabilità del personale, in particolare di quello marittimo.
I piani industriali presentati senza il rinnovo della convenzione confermano il pieno impiego del personale dell’azienda per il proseguimento e l’esercizio delle linee programmate, anche in assenza della convenzione suddetta. Il mancato accordo con il supporto del Mise potrebbe mettere a serio rischio l’operazione di salvataggio, con le disastrose conseguenze per i lavoratori della Cin e del Gruppo Onorato, soprattutto alla luce dei positivi risultati ottenuti in quest’ultimo anno particolarmente difficile per la pandemia e la crisi economica diffusa in tanti settori, che non ha prodotto effetti negativi sul personale marittimo. Tutto questo è da considerare alla luce delle istanze presentate da Grimaldi per l’annullamento dei bandi di gara sulla continuità territoriale marittima sulla Sardegna.
Nel caso in cui la società non potesse portare avanti il percorso di risanamento economico con l’aiuto della componente pubblica, tutto il personale della società e del gruppo avrebbe gravissime ripercussione, con un fortissimo rischio di perdita di molti posti di lavoro. L’unica soluzione possibile sembra essere la firma dell’accordo di ristrutturazione da parte dei Commissari di Tirrenia AS, con il supporto e benestare del Mise, entro lunedì 29 marzo.
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