25 Marzo 2021
Controlli (fonte foto Lapresse)
Si avvicina la scadenza del decreto Covid ora in atto e il premier Draghi pensa a un allentamento delle misure dopo Pasqua. Già dal prossimo 7 aprile alcune Regioni potrebbero cambiare colore e passare dalla zona rossa a quella arancione.
Il nodo principale riguarda la scuola. "Mentre la campagna di vaccinazione prosegue è bene cominciare a pensare e a pianificare le riaperture" ha detto il premier. "Noi stiamo guardando attentamente i dati sui contagi ma, se la situazione epidemiologica lo permette, cominceremo a riaprire la scuola in primis".
"E - ha continuato Draghi - cominceremo a riaprire le scuole primarie e la scuola dell’infanzia anche nelle zone rosse allo scadere delle attuali restrizioni, ovvero speriamo, subito dopo Pasqua". Intanto anche il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha già predisposto il piano per le riaperture.
Ma ci sarà una regola da rispettare: il giorno del ritorno in classe tutti gli studenti - compresi i bimbi di nidi e materne - dovranno fare un tampone rapido. Il test sarà ripetuto ogni settimana e in caso di positività tutta la classe dovrà farne un altro molecolare.
Se da un lato si parla di riaperture, dall'altro il Ministro della Salute Speranza continua a insistere sul mantenere una linea di cautela. Secondo quanto emerge da fonti di Governo, nessuna Regione potrà passare in zona gialla prima del primo maggio 2021.
Sembra che Draghi voglia confermare questa mano dura: meglio tenere tutta l'Italia in arancione e in rosso fino al 3 maggio piuttosto che compromettere l’estate, che porterebbe così a una proroga dello stato di emergenza fino a giugno.
Il Cdm sta valutando proprio in queste ore il da farsi per i locali e le attività commerciali in zona rossa. Dovrebbero rimanere chiusi al pubblico bar, ristoranti e negozi, ma si pensa a una possibile riapertura per parrucchieri e barbieri: solo essi potrebbero riaprire le serrande, anche per evitare che il servizio a domicilio porti a un aumentare dei contagi da Covid.
Salta la ripartenza di cinema e teatri, nonché di palestre e piscine. Sembra dunque che l'ipotesi ottimistica del ministro dell’Economia Daniele Franco sia destinata a naufragare.
Per quanto riguarda invece le singole Regioni, si attende il consueto monitoraggio dell'Iss previsto per domani per vedere cosa succederà da lunedì 29 marzo 2021.
Brutte notizie per Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Puglia e Provincia autonoma di Trento che con ogni probabilità rimarranno in zona rossa. Ma non solo: a esse si potrebbero aggiungere anche Calabria, Toscana e Valle d’Aosta.
Occhi puntanti invece su Veneto e Lazio, che già dal prossimo lunedì potrebbero passare in fascia arancione. I dati sui contagi in queste due Regioni e l'indice di positività infatti fa ben sperare in un allentamento delle misure restrittive.
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