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Gaza, J-Ax: "Vero e proprio genocidio, per qualcuno la vita di un bimbo palestinese vale meno di quella di un americano e un europeo, basta stare zitti"

J-Ax affronta il tema della guerra nella Striscia di Gaza e spiega perché fino ad oggi non si era mai pronunciato in merito

19 Giugno 2024

J-Ax ha affrontato, per la prima volta da quando è scoppiata, il tema della guerra nella Striscia di Gaza. Lo ha fatto con un lungo post pubblicato su Instagram in cui ha anche spiegato per quale motivo fino ad oggi non aveva mai espresso la prorpia opinione.

"Siamo di fronte a una grande tragedia e ingiustizia, e penso che se rimaniamo zitti o non facciamo niente verremo giudicati dalla storia, come la storia ha sempre fatto in questi casi", scrive il cantante a corredo del post che in diverse schermate esprime il suo punto di vista. "Come tutti ho seguito ciò che sta succedendo a Gaza con apprensione ormai da mesi. Non sono mai intervenuto sulla questione per tre semplici motivi ed è inutile girarci attorno o dire altro: forse non volevo sembrare qualcuno che cerca attenzione vampirizzando una situazione così tragica, non avevo gli strumenti per capire la vastità della situazione, anche perché i nostri media non ci stanno raccontando tutto quello che realmente accade da quelle parti, e semplicemente sono stato pavido. Ma certe cose, da quando sono diventato padre, diventano, se possibile, ancora più dolorose e inaccettabili da vedere. Ciò che è successo il 7 ottobre 2023 è qualcosa di mostruoso e ingiustificabile perché sono state colpite persone innocenti", si legge post pubblicato su Instagram.

"A ottobre - si legge ancora - il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha ordinato “l’assedio completo della Striscia di Gaza” in questi termini: ‘Ho ordinato il completo assedio: non ci sarà elettricità, né cibo, né benzina. Tutto è chiuso. Stiamo combattendo animali umani e ci comporteremo di conseguenza’. E possiamo dire che ha mantenuto la parola. Stiamo assistendo a un vero e proprio genocidio, con bambini che muoiono di fame, campi profughi bombardati, ospedali, scuole e intere città rase al suolo", prosegue ancora Ax. "E questo - prosegue - sta avvenendo perché è stato deciso che la vita di un bambino palestinese non vale quella di un bambino europeo o americano. Perché è stato deciso che qualcuno è umano e qualcun altro no".

"Tanti quando leggono libri o guardano film che parlano di grandi tragedie o ingiustizie - ha concluso J-Ax - amano dire agli altri ma soprattutto a loro stessi: ‘ah, io fossi stato lì mi sarei comportato diversamente, avrei fatto qualcosa‘", ha concluso: "Bene, ora siamo di fronte a una grande tragedia e ingiustizia e penso che se rimaniamo zitti e non facciamo niente verremo giudicato dalla storia, come la storia ha sempre fatto in questi casi".

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