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Pambianco, ottimi risultati per il beauty nel 2021: Sodalis fattura 599mln (+2%), EuroItalia 539mln (+44%), Kiko 472 (+29%)

Crescono anche le filiali italiane: L’Oréal 703mln (+1,1%), Beiersdorf 235 mln (+7,6%), Coty 198mln (+6,5%)

03 Ottobre 2022

Pambianco ha condotto un’analisi sui bilanci delle aziende italiani e delle filiali italiane dei maggiori gruppi internazionali nel corso del 2021:la bellezza italiana sembra aver superato la crisi legata alla pandemia, e aver trovato la strada per tornare a crescere.

Pandemia e lockdown hanno cambiato le abitudini beauty degli italiani e gli equilibri dei canali del mercato cosmetico ma le aziende italiane non si sono fatte cogliere di sorpresa e i fatturati delle top crescono, anche a doppia cifra.

Nel 2021, le prime 20 aziende italiane della cosmetica hanno realizzato ricavi in netta crescita e nel dettaglio, per 14 di queste si è trattato di un salto in avanti a doppia cifra. Uno degli aspetti più interessanti che sono è che la sfida futura per le aziende beauty è quella della multicanalità. L’introduzione di nuovi canali non va infatti ad eliminare le tradizionali architetture distributive ma, anzi, le potenzia. Futuro e tradizione, appunto,possono non solo convivere, ma godere l’uno dei benefici dell’altro. Online e offline devono dialogare oggi in modo proficuo e chi ha messo in atto questa strategia ne ha raccolto i frutti già nel 2021 e continuerà a farlo negli anni a venire. La pandemia infatti ha accelerato la contaminazione tra i canali tradizionali e l’e-commerce creando un sistema di touch point sempre più integrato.

Andando più nel dettaglio dello studio Pambianco, a guidare la classifica per dimensioni dei big della bellezza italiana sale sul gradino più alto del podio Sodalis Group che ha raggiunto nel 2021 quota 599 milioni di euro di fatturato in crescita dei oltre il 2%. Sodalis è una realtà altamente dinamica multi-brand e multi-canale con posizioni di forza in grande distribuzione, farmacia e profumeria. Seconda in classifica EuroItalia con un fatturato 2021 pari a 539 milioni di euro in aumento del 44% rispetto all’esercizio precedente. Sul terzo gradino del podio c’è Kiko che ha beneficiato non solo della riapertura dei propri store fisici ma anche delle vendite generate attraverso il proprio e- commerce diretto in 26 Paesi, che nel 2021 ha portato la società a crescere del 29% attestandosi sui 472 milioni di euro.

Scorrendo la classifica delle top 20 aziende italiane si vede come le percentuali di crescita maggiori siano equamente ripartite fra le varie posizioni. Questo suggerisce che la dimensione, soprattutto in contesti di estrema volatilità come quello attuale non è più la sola carta vincente da giocare, anche se sicuramente non è da sottovalutare. Questo perché all’aumento del giro d’affari delle aziende contribuisce in maniera sempre più decisiva la percentuale delle vendite online e la presenza sui social network per restare al passo con le esigenze dei consumatori e del mondo globale.

Anche l’analisi delle top 10 filiali italiane dei maggiori gruppi internazionali della cosmetica segna nel 2021 il ritorno a performance positive anche se con una crescita media inferiore a quella registrata dalle imprese italiane (13,28% vs 16,23% di crescita media). I dati positivi del 2021 sono stati trainati dalla ripresa dei segmenti delle fragranze e del make-up, sottotono durante la pandemia quando a farla da padrone erano state scelte di acquisto più intime, in nome di una ricerca di benessere personale anche a fronte di un limitato contatto con l’esterno e di maggior tempo a disposizione, che aveva spinto i consumatori a prediligere trattamenti skincare quali maschere, scrub e prodotti per il corpo prodotti skincare.

Nel fronteggiare la crisi, la strategia vincente è stata non interrompere gli investimenti in innovazione e lanci di prodotto e l’integrazione delle vendite in negozio con l’e-commerce garantendo però, sempre, un ottimo servizio di consulenza.

Fra le filiali italiane si conferma in testa alla classifica anche nel 2021 L’Oréal Italia con un fatturato di oltre 703 milioni di euro e un incremento dell’11,1% rispetto al 2020 seguita da Beiersdorf Italia che supera i 235 milioni crescendo del 7,6% e quindi da Coty Italia che conquista la terza posizione con quasi 198 milioni di euro in crescita del 6,5%.

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