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Humus, al via la rivista digitale di cultura, un progetto di Iris Ceramica Group per alimentare il terreno delle idee

Iris Ceramica Group annuncia il ritorno di humus, testata d’avanguardia che esordì nel 1973 a cura di Gianni Sassi; on line da maggio 2025, oggi è una rivista digitale di cultura che mette al centro la creatività, con un focus privilegiato sulla ceramica

13 Maggio 2025

È on line la rivista digitale di cultura humus, un progetto di Iris Ceramica Group per favorire il cambiamento a partire dalle idee. Il magazine digitale è stato presentato con un evento a Palazzo Reale a Milano nel contesto della mostra ‘Art Déco. Il trionfo della modernità’, di cui Iris Ceramica Group è Main Sponsor.

humus, da quadrimestrale con sei numeri pubblicati negli Anni Settanta, si trasforma oggi in rivista digitale - in doppia lingua italiano/inglese - e si propone di indagare, con un approccio costruttivo, i temi del presente, in particolare negli ambiti di architettura e design, arte e creatività, con uno sguardo privilegiato sulla ceramica e sulle sue espressioni artistiche.

Il ritorno di humus, un "rinascimento" culturale

Più che un debutto, quello di humus è un rinascimento: la rivista segna, infatti, il ritorno dopo oltre cinquant’anni dell’avanguardistica testata pubblicata nel 1973 dall’allora Fondazione Iris e curata dall’agenzia Al.Sa di Gianni Sassi e Sergio Albergoni. In quegli anni humus rappresentò un esperimento editoriale del tutto inedito per un’azienda del settore ceramico e si caratterizzò per la sua visione anticipatrice su temi sociali e ambientali.

Oggi come allora Iris Ceramica Group crede fermamente nella divulgazione culturale come seme del cambiamento. In questo ruolo di vettore culturale, l’azienda promuove il ritorno di humus in veste contemporanea. A partire dal significato letterale del termine (“complesso di sostanze organiche presenti nel suolo di fondamentale importanza per la nutrizione dei vegetali”, Enc. Treccani) humus si pone come strumento di ascolto e di arricchimento in un panorama in cui i contenuti culturali sono sempre più frammentati e le occasioni di reale approfondimento sempre più rare.

Un viaggio nelle radici della cultura e della ceramica

humus intende scavare in profondità, giungere alle radici delle cose, disseminare idee che nutrono. La ceramica, in questo percorso, avrà un ruolo d’elezione: è terra, è lavoro, è cultura, è arte, è creatività. Richiede pazienza, rispetto e ascolto. 

Coordinato dalla giornalista Antonella Galli, il magazine individua per ogni numero un tema di forte valenza, su cui sono chiamati a scrivere giornalisti di settore ed esperti di vari campi, come dichiara anche il Manifesto di humus: “Vogliamo dare spazio agli interpreti d’eccellenza del progetto e della ceramica, ma anche alle voci autorevoli della scienza e della creatività - artisti, fotografi, ricercatori, studiosi, sperimentatori – che illustreranno le loro ricerche più attuali. Interrogheremo discipline diverse: economia, sociologia, letteratura, geopolitica, fisica, biologia, informatica… Tra queste ricerche e il mondo del progetto creeremo connessioni e sinapsi utili alla comprensione delle cose. humus sceglie anche un nuovo ritmo: non inseguiremo il clamore o la novità, né la frenesia del presente, perché la qualità richiede tempo e selezione.”

Sono cinque i numeri di humus in programma nel corso 2025. Il numero d’esordio ha come tema ‘Riscoprire la terra’ (con la “t” minuscola – non è un refuso), per iniziare con uno sguardo al suolo, vitale quanto misconosciuta risorsa in cui l’humus ha sede.

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