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Nel Castello di Amboise in Francia riapre dopo un restauro di due anni e mezzo la Cappella Saint-Hubert che ospita la tomba di Leonardo da Vinci

Le spoglie del genio italiano sono da sempre conservate nella cittadina francese sulla Loira dove Leonardo visse gli ultimi tre anni della sua vita fino alla morte nel 1519

13 Giugno 2024

La Cappella Saint-Hubert è come una gemma sospesa sulle mura del maniero che domina la cittadina di Amboise, affacciata sulla Loira. Visibile in ogni angolazione, da giugno 2024 è di nuovo aperta al pubblico dopo essere stata chiusa oltre due anni e mezzo per importanti lavori di restauro. La Cappella Saint Hubert – dedicata al santo patrono dei cacciatori - è uno dei gioielli architettonici della fortezza di Amboise, tappa di rito per un viaggio alla scoperta dei Castelli della Loira. La piccola cappella in stile tardo-gotico era l’oratorio privato del re Carlo VIII, caratterizzata da eleganti bassorilievi in tufo e da vetrate colorate. In questo scrigno viene custodita da quasi 2 secoli la tomba di Leonardo da Vinci che trascorse gli ultimi anni di vita proprio ad Amboise, accolto in pompa magna dal re di Francia dopo essere stato costretto a lasciare l’Italia per motivi economici.

La Cappella Saint-Hubert fu fatta costruire tra il 1491 e il 1496 da Carlo VIII, al quale si devono anche i lavori che trasformarono il castello medievale in un sontuoso palazzo rinascimentale. Il re desiderava un luogo di preghiera privato per sé e per la regina Anna di Bretagna. Durante il regno di Francesco I, quando la corte lasciò la Loira per la regione di Parigi, la Cappella reale, che Carlo VIII aveva attrezzato persino con un caminetto, fu lasciata in stato di abbandono. Durante la Rivoluzione Francese il castello venne trasformato in caserma e prigione. I primi lavori di recupero furono realizzati solo nel corso del XIX secolo, sotto Luigi Filippo. Nella Cappella vennero installate vetrate della manifattura di Sèvres e nel 1840 fu aggiunta una guglia, poi decorata in stile neogotico, come quella voluta da Viollet-le-Duc per la Cattedrale di Notre-Dame a Parigi a cui sembra ispirarsi.

https://www.chateau-amboise.com/

Leonardo da Vinci e la Francia

I resti di Leonardo da Vinci non furono trovati nel punto in cui oggi c’è la sua tomba (all’interno della Cappella) ma poco distante, nel giardino del Castello di Amboise dove campeggia un busto a lui dedicato e dove sorgeva la Collegiata di Saint-Florentin (edificio romanico dell’XI secolo) dove fu inizialmente sepolto secondo le sue volontà.  

Il genio italiano aveva raggiunto la cittadina francese nel 1516 su richiesta di Francesco I che lo nominò primo pittore, architetto e ingegnere del re e lo ospitò nel vicino Castello di Clos Lucé con uno stipendio annuo di 1000 corone d’oro. Una grande opportunità per l’artista visto che in Italia aveva problemi economici legati ai ritardi nella consegna delle opere commissionate. Leonardo morì ad Amboise 3 anni dopo, il 2 maggio del 1519 e vi fu sepolto con tutti gli onori. Il 1863 fu l’anno del ritrovamento dei resti che dopo una complessa analisi permisero la ricostruzione dello scheletro. Le spoglie attribuite al maestro furono trasferite dal 1874 nella Cappella Saint-Hubert. La tomba è incassata nel pavimento, la lapide riporta semplicemente il nome di Leonardo da Vinci ed è adornata da un bassorilievo ovale in bronzo con l’effigie del genio.

 

Il Castello di Clos-Lucé ultima residenza di Leonardo da Vinci

Una breve passeggiata a piedi e si raggiunge il Castello di Clos Lucé, elegante residenza in mattoni rosa e pietra di tufo, dove Leonardo dal 1516 fino alla morte avvenuta nel 1519 all’età di 67 anni. La leggenda narra che Francesco I corse al suo capezzale per assisterlo ma in realtà non fece in tempo perché impegnato a Parigi. Leonardo si trasferì al Clos Lucé con il fedele e turbolento discepolo Gian Giacomo Caprotti detto il Salai, probabile suo amante, a cui lasciò in eredità La Gioconda, Sant’Anna e San Giovanni Battista poi rivenduti a Francesco I. Ecco perché questi capolavori appartengono di diritto allo stato francese. Durante il soggiorno ad Amboise Leonardo elabora nuovi progetti, ritocca più volte la Gioconda, si occupa di urbanistica e opere idrauliche. Realizza anche effetti speciali per le feste reali.

La visita al Clos Lucé è un’immersione nella quotidianità di Leonardo: tutti gli ambienti non sono originali ma fedelmente ricostruiti come la camera da letto dove visse e morì e il laboratorio di pittura, scultura e disegno. La famiglia di François Saint Bris è proprietaria del castello da sette generazioni: dal 1954 la residenza è aperta al pubblico per le visite e propone anche un ventaglio di iniziative culturali, comprese mostre immersive dedicate a Leonardo.

Il castello è circondato da un magnifico giardino botanico, un museo a cielo aperto così come lo aveva immaginato l’artista. Un parco all’italiana con cespugli di rose monnalisa e piante (una trentina di specie) che compaiono nei suoi dipinti e disegni. Nel laghetto è stato anche ricreato l’effetto dello sfumato tipico dei ritratti con bocchettoni di acqua nebulizzata. Lungo la passeggiata nel parco si incontrano una ventina di riproduzioni di progetti dal ponte di legno a due piani a quello immaginato per l’antica Costantinopoli sul Bosforo.

https://vinci-closluce.com/

 

I lavori di restauro della Cappella Saint-Hubert

I lavori hanno riguardato il consolidamento della capriata, per la quale è stato utilizzato il legno di 20 querce locali, e il restauro di 220 decorazioni e oltre 2 mila elementi della facciata. La guglia, pericolosamente inclinata è stata smontata e ripulita così come tutti gli elementi artistici in piombo. E’ stata inoltre risanata la facciata, tutti i fregi interni ed esterni (comprese le gargolle) e le vetrate artistiche. Riparato anche il meccanismo di funzionamento della campana (detta Hildebrant) del XIX secolo che, per un difetto di costruzione, non ha mai potuto suonare. Per la Cappella Saint-Hubert si tratta del più importante intervento di recupero costato 3 milioni e mezzo di euro.

https://www.valdeloire-tourisme.fr/

https://www.france.fr/it/

 

 

 

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